Parigi e i suoi “passages couverts”
“Quello che io cercavo di mostrare era un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere” (Robert Doisneau)
Il richiamo di Parigi non rimane mai, in me, inascoltato. Sostengo che per conoscere davvero una metropoli, non basti, infatti, limitarsi a quella manciata di monumenti-simbolo che essa regala ai turisti in maniera indiscriminata, ma occorra andare inevitabilmente “oltre”. Quando non scrivo di Parigi mi documento su di essa. Leggo, ascolto, mi appunto eventi e notizie nuove, cerco di appropriarmi di quel pezzo di conoscenza sempre necessario per essere continuamente aggiornata e poter poi condividerlo con te.
Così, tra le tante curiosità raccolte, quella di scoprire Parigi attraverso i suoi “passages couverts” mi è sembrata davvero interessante! Che cosa sono questi “passages”?
Sono dei percorsi coperti, vere e proprie gallerie presenti nell’area tra il Palais Royal/Louvre e la zona di Montmartre/Grand Boulevards, sorti a partire dalla fine del Settecento/Ottocento che rappresentavano il mondo elegante e raffinato della borghesia parigina dell’epoca. Luoghi che accoglievano diverse importanti boutique e caffè rinomati in una cornice architettonica fatta di pavimenti in mosaici e coperture in vetro. Un ambiente esclusivo e originale che allontana traffico e routine per regalare un’atmosfera davvero d’altri tempi!
Quali sono i più importanti?
L’elenco è discretamente vasto, ma possiamo raccoglierne alcuni, quelli più significativi e che si possano facilmente visitare.
– Galerie Vivienne: da molti è considerata la più esclusiva e prestigiosa. Facilmente raggiungibile con diverse linee della metropolitana, presenta una caratteristica forma “ad elle”. Pare che il noto stilista Jean Paul Gautier si sia fatto promotore per il suo sviluppo. Nonostante oggi si respiri un’aria più moderna, non mancano di certo i riferimenti al passato, come l’antica e ricercatissima libreria antiquaria Jousseaume.
– Passage Vérot-Dodat: venne inaugurato nel 1826 come collegamento tra Palais Royal e Les Halles. Tra marmi neri, vetrate e colori si distingue uno dei locali storici per eccellenza, il Cafè de l’Epoque, rimasto così, in tutto il suo antico splendore e di cui si può trovare una breve descrizione/indicazioni in una delle guide Lonely Planet.
– Entrando nei meravigliosi giardini di Palais Royal, circondati da più di 250 colonne bianche e nere e chiusi sui 3 lati da meravigliose arcate di pietra (costruite tra il 1781 e il 1784), troverai uno dei ristoranti più esclusivi e lussuosi di Parigi, che ne hanno fatto la storia: Le Grand Véfour, simbolo architettonico del XVIII secolo, che ha visto tra i suoi clienti personaggi del calibro di Victor Hugo e Jean Paul Sartre.
– Il Passage de Panoramas: è sicuramente uno dei più antichi “passages”, situato nella zona dei Grand Boulevards, (2°arrondissement, in Boulvard Montmartre). E’ rinomato soprattutto per la qualità del materiale filatelico proposto. Dal 1866, inoltre, è conosciuto per il nome di Stern che qui fece storia e per la sua boutique di carte da lettere e biglietti fatti rigorosamente a mano, ancora presente a Parigi.
• Il Passage Jouffroy conclude questo piccolo itinerario. E’ noto soprattutto per una boutique particolarissima che vende: bastoni. Si tratta di Segas, l’attività commerciale più nota nell’ambito di questo prodotti così insoliti! Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti gli usi, adatti anche per professioni diverse (medici, prestigiatori, pittori..). Costruito interamente in ferro e vetro intorno al 1847, è uno dei “passaggi” più frequentati e conosciuti, vicinissimo al Museo Grevin. Come ti ho anticipato questi sono “alcuni” dei passaggi insoliti che Parigi ti può offrire, per trascorrere qualche ora in modo diverso, tra boutique e caffè antichi, in un’atmosfera suggestiva e decisamente romantica. Il modo migliore per visitarli è sicuramente quello “fai-da-te”, essendo concentrati in un’area discretamente gestibile sia a piedi, sia con l’ausilio di una rete metropolitana sempre molto efficiente. Nel caso preferissi, ci sono, invece, diversi tour che organizzano queste visite.
Non mi resta che augurarti una buona passeggiata!