Il Gran Bazar di Istanbul: guida pratica, storia e segreti

Amo Istanbul. Mi piace vederla dal mare, accarezzare il suo profilo con lo sguardo, perdermi nei suoi colori, tra quei profumi di spezie e l’eco di voci che si rincorrono. Mi piace il caldo sulla pelle e il camminare lento di chi, come me, ne apprezza ogni angolo. E ogni volta resto piacevolmente incantata dal suo Gran Bazar. E’ l’anima antica e suggestiva di questa metropoli affascinante e resta la meta preferita dei turisti che giungono qui. Nel 1461 Maometto II Il Conquistatore, bisavolo del famoso Solimano, ebbe l’idea di costruire due mercati per vendere oro e stoffe pregiate: il Cevahir Bedsten e il Sandal Bedsten. Solo in seguito vennero apportate alcune diverse misure architettoniche, sostituendo le parti in legno con muri più solidi e unendo le coperture sopra il dedalo di stradine, così da creare un unico grande ambiente. Si chiamano bedesten gli edifici più antichi poi trasformati nei celebri mercati coperti all’interno dei quali si vendevano “le merci più pregiate, broccati e gioielli”. Gli han, invece, erano i famosi caravanserragli destinati a coloro che commerciavano nella zona dell’Asia Centrale e dei paesi limitrofi: su un grande cortile si affacciavano le botteghe artigiane disposte su due livelli. E nel cuore del bazar i mercanti si sedevano sui divan, piattaforme di legno con cuscini, vicino alla merce riposta per l’esposizione, tutto questo fino al 1894 anno in cui il Bazar venne restaurato in seguito al terremoto. Il secolo di maggior splendore fu l’inizio del XVII quando Istanbul divenne il “centro del commercio del Mediterraneo”. Oggi la sua estensione è più limitata, ma conserva ancora numeri incredibili: 30 ettari di superficie, 64 strade, 16 han, 21 porte, più di 3 mila negozi per circa 97 tipi diversi di merce venduta, punti ristoro, infermeria e un ufficio postale che accolgono circa 250mila visitatori in settimana e circa 400mila nei week-end.

gran bazar

E’ l’oro l’articolo più richiesto con oltre 100 tonnellate commercializzate all’anno e non sono solo i turisti i destinatari di tale richiesta, ma i locali che lo acquistano per cerimonie, feste e ricorrenze varie. Si prosegue poi con negozi e botteghe che propongono tappeti nella zona di Takkeciler sokak, mentre i nazur boncugu, i famosi talismani portafortuna che raffigurano l’occhio di vetro blu, li fabbricano gli artigiani che hanno le loro attività negli han più nascosti, ma sempre affollatissimi di turisti. Rame e alluminio lavorato in forme stupende e originali si trovano al piano alto del Cebeci Han, dove la bottega di Necaettin Aydin è uno dei simboli storici dell’intero Bazar. Non manca la possibilità di prendere parte a tour organizzati che indicano come porta principale di accesso al pubblico la Porta Nuruosmaniye, facilitando così il giro all’interno del Bazar (durata circa 1 ora) per poi terminare nella Porta Mahmutpasa.  Sarà incredibile e curioso sostare in questi che sono ritenuti i luoghi più interessanti del Bazar:
Astarci Han : tradotto significa “cortile delle fodere di stoffa” ed è un han molto conosciuto in cui si trovano laboratori artigianali di tessitura, come Semerkend . Nel cortile c’è un caffè e al secondo livello un negozio di tappeti.
Ali Pasa Han: il primo piano è occupato da antiquari e botteghe che lavorano il rame, mentre dal terrazzo si ammira un’incantevole vista sui tetti del Gran Bazar!
Zincirli Han: è forse uno degli han più frequentati dove puoi trovare sia tappeti pregiatissimi, sia interessanti gioielli.
Kalcilar Han ospita, infine, particolari oggetti tutti in argento.
I negozi che incontrerai al Gran Bazar sono una moltitudine impressionante di colori e di merci, ecco i più interessanti:
Dhoku  propone tappeti “dal design contemporaneo ispirato alla natura” realizzati con lana biologica e tinture naturali
Iznik Art è il regno della ceramica realizzata dall’artista Ismal Yigit.
Egin Tekstil  è un negozio storico che vende teleria varia, dai copriletti alle tovaglie, ma è noto soprattutto per i pestemaller (i teli per l’hammam).
Requisito fondamentale anche per lo shopping al Gran Bazar resta l’assoluta necessità di gustare il momento, di non avere fretta, di godere dei piaceri della vita che qui scorre nella più totale tranquillità e rilassatezza. Se non riesci a calarti nei ritmi del luogo che stai per visitare, non ne potrai mai cogliere l’energia e il valore. Il Gran Bazar ha bisogno di tempo e solo così ne potrai vivere il vero fascino.