Valle della Loira: visita ai castelli di Chaumont e di Chambord

I Castelli della Loira sono una delle destinazioni maggiormente richieste in vari periodi dell’anno. Ti ho introdotto recentemente alla scoperta del delizioso castello di Chenonceau e, nell’elenco dei più famosi, si devono citare adesso questi due meravigliosi esempi di così prestigiosa architettura. Intanto è piuttosto naturale chiedersi il motivo della presenza di così tanti castelli, tutti concentrati in un’area geografica di circa 200km per 100, al fianco della Loira e di qualche suo affluente minore. Il clima e il paesaggio potrebbero essere una risposta adeguata, ma è soprattutto la storia e la cultura del tempo che può fornire una risposta migliore. Dopo le guerre in Italia, iniziate intorno al 1494, i Valois modificarono il concetto di residenza reale. Prima abitavano in castelli che erano per lo più fortezze, costruite per difesa e non solo come semplice abitazione. Ora che la pace era ormai assicurata, il castello veniva, invece, concepito come dimora. I sovrani come Luigi XII e Francesco I avevano compreso che la forza di una monarchia non si misurava con le armi, ma con l’eleganza, la ricchezza e la cultura. Così da Carlo VIII in poi ci si dedica all’arte del vivere e i castelli-fortezza si arricchiscono di elementi ornamentali tipici anche dell’influenza rinascimentale italiana. Accanto a questo nuovo modo di concepire l’arte, ecco nascere lentamente il gusto e l’abbellimento dei giardini con fiori e siepi, giochi d’acqua, statue e fontane. Così si inizierà a parlare dei famosi “giardini alla francese” che si diffusero presto a Blois, Amboise, per culminare in quelli meravigliosi di Villandry. Blesoir e Orleanais sono le due regioni confinanti che coincidono con la parte più centrale della valle della Loira. Presentano una folta vegetazione verdeggiante, abitata da molte specie animali e caratterizzata dalla magnifica foresta di Orleans, nei pressi della conosciutissima città, diventata oggi uno dei centri commerciali più produttivi e famosi della zona.
Interessante è la visita all’antico insediamento feudale di Blois, che sotto il regno di Luigi XII visse un momento di indimenticabile splendore (fine del 1400). Residenza di corte di questo re e dei successivi Francesco I ed Enrico III, il castello di Blois è tra l’altro ricordato per i numerosi complotti di corte che portarono , per esempio, alla morte del famoso duca di Guisa, capo della Lega santa dei cattolici, per ordine proprio di Luigi XII.
Il castello di Chaumont-sur-Loire è quello che inizialmente mi ha stupito di più. Si può parcheggiare a lato strada, senza troppa fatica, poi una piccola salita ti porta sulla collina adiacente alla Loira. La meraviglia, nel vederlo apparire dietro una fitta vegetazione boschiva, è davvero immensa: è un piccolo, romantico castello proprio come quello delle fiabe! Originariamente qui esisteva già un vecchio castello in legno che fu distrutto, ricostruito e nuovamente distrutto nel 1465. Pierre d’Amboise, il proprietario, lo fece ristrutturare, secondo un progetto che riprese, in parte, alcuni caratteri dell’architettura rinascimentale italiana. I lavori durarono a lungo e terminarono con il nipote Carlo II che fece scolpire le due C intrecciate (Carlo e sua moglie Caterina) sopra le due torri circolari al fianco del ponte levatoio. Durante l’Impero napoleonico, Madame de Stael venne a vivere qui e solo nel 1938 lo Stato francese lo acquistò per restaurarlo e aprirlo al pubblico.
La sua struttura esterna è intatta e ben conservata, così come gli interni che si possono visitare (in particolare gli appartamenti d’epoca e quelli privati) e che valgono davvero il prezzo del biglietto. Il principe Henri-Amedee de Broglie, marito dell’ereditiera Marie-Charlotte Constance Say divenne proprietario del castello intorno al 1875 e nel 1884 fece realizzare il meraviglioso parco naturalistico che lo circonda, grazie all’opera dell’architetto Henri Duchene. Prati immensi, fiori colorati, piccoli sentieri, boschi di cedri o cespugli di flora locale sono il simbolo di un giardino tipicamente inglese. Oltre alle scuderie si trova un secondo piccolo giardino detto del Goualoup, su un terreno meno battuto e quindi frequentato. L’invidiabile posizione panoramica e l’immenso spazio verde, silenzioso e tranquillo, che lo circondano, rendono questo castello un capolavoro della storia.
Di ben altro spessore è il castello di Chambord. Le diverse indicazioni stradali relative ai numerosi parcheggi a pagamento disseminati in varie direzioni, rendono da subito l’idea che è uno dei simboli architettonici rinascimentali più esclusivi di questa zona, visitato e frequentato ogni anno da una moltitudine di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Castello Cahmbord

Se Chaumont è un prezioso gioiello, Chambord è un appariscente tesoro, ricco di dettagli, di ornamenti e preziosismi che tolgono il fiato.
Henry James disse “Chambord è veramente reale, reale nella sua imponenza, nella sua fastosità, nella sua indifferenza al gusto comune “. E’ vero! Davanti al punto panoramico che tutti utilizzano per trovare lo scatto migliore, c’è una piccola tribuna in legno, che d’estate si anima di piccole barchette pronte a regalarti l’emozione di un giro intorno al castello. Nel 1392 questo territorio era di proprietà di Luigi d’Orleans, eletto re con il nome di Luigi XII, ma fu il suo successore, Francesco I, salito al trono nel 1515, che volle ardentemente realizzare questo castello: la parte centrale con le torri e le terrazze venne terminata nel 1537. Si nota nell’opera una spiccata influenza artistica che richiama le doti indiscusse di Leonardo da Vinci, elementi rinascimentali che si fondono con il gusto della tradizione francese. La struttura esterna è un ricamo infinito di elementi decorativi che lo rendono unico e straordinario. L’interno conta più di 90 sale, una scala monumentale e varie terrazze panoramiche. Vi si trovano quasi 5000 oggetti d’arte custoditi tra quadri, arredi e arazzi, mentre il parco che lo circonda, di quasi 5500 ettari, è una delle più grandi riserve naturalistiche d’Europa.
Le passeggiate a piedi, lungo i sentieri segnalati, sono le più consigliate specialmente d’estate, inoltre, intorno al castello esistono 12 chilometri di piste ciclabili con la possibilità di percorrere vari circuiti davvero interessanti tra la natura e paesaggi stupendi. Si possono, infine, noleggiare sia biciclette come pure le piccole imbarcazioni, per vivere una prospettiva decisamente diversa del castello e di tutta l’intera zona. Completano l’interessante visita a Chambord, utili punti ristoro, botteghe artigianali e di souvenir, piccoli mercatini locali e possibilità di altre forme di animazione e intrattenimento, diverse a seconda del periodo dell’anno.