Francia: la cattedrale gotica di Chartres e altri itinerari

Chartres mi ha aspettava in un giorno grigio nonostante fosse estate, una sensazione particolarissima provata a pelle, che bene si combinava con quel paesino dai risvolti mistici ed intriganti che mi compariva davanti. Si distende lungo le rive del fiume Eure, nella parte nord-occidentale della Francia a circa 90 Km da Parigi ed è il capoluogo del dipartimento Eure-et-Loire. Proprio da Parigi può essere un’interessante escursione, che ha come oggetto la visita alla famosa Cattedrale Notre Dame du Chartres, il cui profilo è visibile già a decine di chilometri di distanza. E’uno dei più imponenti simboli religiosi, costruiti secondo la tradizione dell’architettura gotica. Va ad aggiungersi al ricchissimo elenco delle grandi cattedrali gotiche sorte in Francia nel periodo dei Capetingi (XII sec), in un momento particolare di ricchezza e splendore. Come l’altrettanto famosa Cattedrale di Notre Dame a Parigi, anche quella di Chartres presenta un’evoluzione dallo stile gotico francese (variante dell’arte gotica finora conosciuta) dal “primo gotico” a quello che verrà poi definito “gotico classico” poi “gotico maturo”.

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Etienne Houvet, in un’opera premiata dall’Accademia di Belle Arti la descrisse in questo modo: “ Così credente o no, ogni anima delicata, che vibra d’istinto davanti a tutto ciò che è grande e bello entrando in questo tempio, contemplando l’altezza della sua navata, sondando con lo sguardo la profondità delle sue gallerie che la circondano a destra e a sinistra e il religioso mistero che regna in questo luogo, non può sottrarsi alla sensazione di godimento ideale che gli ammiratori appassionati della nostra cattedrale provano così profondamente”. La costruzione della prima chiesa pare avesse origini romaniche e risalisse al IV secolo, successivamente incendiata e ricostruita fu nuovamente distrutta da un nuovo incendio tra il 7 e l’8 settembre del 1020. In quel tempo presiedeva la diocesi di Chartres il vescovo Fulbert, che si adoperò con tutte le sue forze e la sua abilità per ricostruirla. Anche questo nuova opera non resistette ad un altro incendio nel 1194, ma subito dopo i lavori ricominciarono per terminare dopo quasi 60 anni. Magnifici e storicamente interessanti sono i suoi portali: quello Reale, quello Nord e quello Sud che preparano a quanto di meraviglioso è conservato all’interno. L’emozione più intensa si prova, infatti, solo varcando la soglia e trovandosi a percorrere le sue navate. Qui la luce che filtra, ad ogni ora e in ogni tempo con un’intensità diversa, attraverso le incantevoli vetrate (sono in tutto 172 finestre per una superficie di circa 2600mq), crea una suggestione impressionante, che ti proietta in una dimensione di impalpabile “calore”. Tutto è perfetto, soprattutto il silenzio che si respira. Interessante e curioso è il labirinto presente sulla pavimentazione: è una figura geometrica di forma circolare del XII secolo. Si parte dall’esterno per raggiungere l’interno attraverso un percorso concentrico (in tutto il tracciato è lungo 260 metri circa). Non è stato facile scorgerlo in mezzo alle decine di persone che affollavano l’interno, però rappresenta un simbolo “esistenziale” davvero importante in quanto rappresenta il cammino dell’uomo-terreno verso Dio.

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Camminando per la piccola cittadina ho scoperto un luogo di insolita bellezza:stradine poco affollate, strette e tortuose, case di pietra in stile medievale o di epoca rinascimentale in legno e muratura. Si chiamano “tertres” le originali vie fatte di scalini, che portano dalla zona bassa della città, dove passa il fiume e puoi trovare vari parcheggi a pagamento comodi per la tua visita, per poi arrivare alla zona pedonale che precede l’area in cui sorge la Cattedrale. In Place de la Poissonneire c’è la famosa “Maison du Saumon”, la Casa del salmone, che sorge in un’ antichissima casa del XVI decorata con caratteristiche sculture in legno mentre la “Maison Picassiette” è un originale edificio in stile naif, che presenta il progetto e le decorazioni di Raymond Isidore, eseguite tra il 1930 e il 1962: una meraviglia!  Tra i musei più interessanti ci sono: il Museo di Belle Arti, che oltre ad una vasta raccolta di opere antiche e moderne, propone una stupenda collezione di clavicembali del XVII e XVIII sec., il museo di Preistoria e Storia Naturale e il Conservatoire de l’agricultureil primo e unico in Francia a presentare la storia dell’agricoltura e della vita rurale, attraverso una collezione unica di strumenti e macchine agricole. Ma la sosta più suggestiva e al presso il Centre International du vitrail per scoprire un mondo nuovo, che rispecchia, vetri e colori e ti avvicina alla tradizione e alla storia di questa incantevole arte. A Chartres non c’è solo la famosa cattedrale, ma una caratteristica e deliziosa cittadina ricca di delicate attrazioni.