Barcellona: la Boqueria e altri mercati, tra “food hall” e gastronomia
Una delle città più intraprendenti d’Europa che colpisce per il suo modernismo mescolato alla sua storia è senza dubbio Barcellona, capitale spagnola del gusto e del divertimento. Tra colori, sapori, locali di ogni genere, culture che si rincorrono, spazi innovativi, design e voglia di stupire, anche l’aspetto gastronomico sta assumendo nuovi contorni a testimonianza di una attenzione specifica in questo settore. Verso la fine degli anni ’90 i mercati di Barcellona, cuore pulsante della storia, stavano perdendo il loro prestigio, tanto che si decise di ristrutturarli, attraverso opere architettoniche sempre più interessanti e utili ad una facile fruizione da parte di un pubblico ormai molto numeroso. Il Mercat de Sant Josep, meglio conosciuto come La Boqueria è quello più antico della città e risale addirittura all’epoca medievale. Inizialmente, infatti, le merci venivano posizionate davanti alla porta di Sant’Eulalia o della Boqueria, fuori le mura e solo nel 1836 i commercianti decisero di occupare lo spazio destinato ad un vecchio convento ormai in disuso. Oggi è il più famoso e visitato con le sue oltre 200 botteghe di ogni tipo: banchi del pesce che sono tra i più richiesti, salumerie e macellai, fruttivendoli e poi chioschi che preparano “street food”, centrifugati e panini di jamon serrano, tra le specialità del luogo. Il Mercato del Ninot nel centro di Barcellona è un altro pezzo di tradizione, il cui nome è legato a quello di un burattino di legno, chiamato appunto “Ninot”. La sua costruzione risale alla fine dell’ 800 ed oggi è un piccolo gioiello di “cultura gastronomica”, un luogo privilegiato se si ricercano materie prime di un certo livello e un’atmosfera coinvolgente.
Immancabile è la sosta presso la “bacallaneria” più gustosa della città, che propone tra le varie tapas, la “baccalà esqueixada”, una deliziosa insalata di baccalà. A seguire merita una visita il Mercat de Santa Caterina al Born, un luogo insolito, progettato dagli architetti Miralles e Tagliabue, con un particolarissimo tetto ondulato, davvero molto originale . Ristrutturato agli inizi del 2000 presenta la tipica architettura barcellonese fatta di ceramiche coloratissime, che ricoprono i banchi di frutta, verdura, fiori, pesce e carne presenti all’interno del mercato. Non mancano punti ristoro per fermarsi a degustare qualche specialità in un ambiente molto ospitale, tra questi il ristorante Cuines Santa-Caterina è senza dubbio il più conosciuto e frequentatissimo, con un’offerta a 360° che spazia tra cucina asiatica, italiana, mediterranea e vegetariana. Al piano terra di una casa del XIV secolo si trova, invece, il minuscolo Mercat de la Princesa. In realtà non è un vero mercato come quelli finora descritti, si tratta più precisamente di un luogo dove è possibile incontrare una varietà di cucine e approcci gastronomici in una cornice intima e ben organizzata. Si susseguono, infatti, alcuni “micro-ristoranti” che offrono menù personalizzati a seconda delle esigenze, il tutto all’interno di un unico contesto “multi-zona” che permette di viaggiare nel mondo culinario in ogni possibile direzione. Infine sono ormai diffuse le moderne “food hall” solitamente posizionate all’interno di grandiosi centri commerciali, come il Mercat de Les Glories, il più antico della Penisola iberica con il suo new look grazie all’opera di Xavier Mariscal. Qui si tengono seminari di cucina oltre alla disponibilità di pranzare a poco prezzo in una location all’avanguardia.
L’appetito chiama? Barcellona risponde!