Marca Trevigiana e Valpolicella: percorsi artistici ed eno-gastronomici
” Il vino, specialmente in Italia, è la poesia della terra.” (Mario Soldati) Ci sono luoghi di incredibile bellezza paesaggistica, che in Veneto hanno raggiunto una squisita notorietà internazionale, per questo non è raro che si scelgano come meta turistica, celebrandone l’essenza e il valore culturale che rivestono. Sì, perché quella del vino e della sua tradizione è una vera e propria cultura, che si distende sulle pendici e tra i vigneti di una regione ospitale ed accattivante. La Strada del Prosecco è la parte principale del viaggio, che si snoda tra colline delicate, nella zona nord di Treviso, quelle che accolgono i vigneti da cui si produce il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e l’Asolo Prosecco Superiore. Il primo è uno spumante DOCG prodotto in quest’area, di cui Conegliano rappresenta l’unica “capitale culturale”, sede della prima Scuola Enologica d’Italia. Nelle sue versioni Brut, Extra Dry e Dry, a seconda del residuo zuccherino, è indubbiamente il più noto nel mondo. Proseguirà fino a giugno un fitto calendario appuntamenti raccolti nella ormai celebre manifestazione “Primavera del Prosecco” con eventi e itinerari turistici che svelano curiosità e sapori della provincia trevigiana. Appartengono, infatti, a questo sorprendente territorio, altri deliziosi prodotti della terra, apprezzati ovunque, come l’Olio Veneto del Grappa DOP e il Montasio DOP, che in tavola non dovrebbero mai mancare.
Spostandoci nella provincia di Verona, la Valpolicella si presenta come una delle attrazioni più suggestive da visitare e da degustare. L’etimologia della parola pare si rivolga al passato e alla tradizione “la valle delle molte cantine” (val polis cellae) ed effettivamente questa è la patria dell’Amarone e del Recioto, vini straordinari e superlativi, che si ottengono da uve lasciate appassire per mesi e differiscono soltanto nella modalità di fermentazione. Ma ciò che colpisce di questa zona è il fascino storico-rinascimentale, che ha qui uno dei suo simboli più esclusivi. La Villa della Torre è una antica residenza storica del ‘500, di proprietà della famiglia Allegrini che dal 2009 è stata aperta al pubblico. In un contesto paesaggistico di naturale splendore con lo sfondo dei monti Lessini, il profilo di questa “domus romana”, così tanto desiderata da Giulio della Torre, nobile del tempo, ha trovato nell’architetto Giulio Romano la sua più completa e suggestiva realizzazione. Il progetto e la sua articolata realizzazione è quellcosa di sorprendente, oltre alle splendide architetture e ai dettagli stilistici dell’interno, come le maschere dalla bocca di fuoco ad opera di Giovan Battista Scultori. Intriga il significato simbolico che questa struttura rappresenta: un’opera sviluppata su 3 livelli distinti, che sembra quasi voler celebrare una sorta di viaggio di purificazione, dalla Grotta (Inferi) a pianta ottagonale con piccole seduta in pietra, situata in un punto piuttosto oscuro e misterioso, fino al Tempietto (Paradiso) introdotto da una serie creativa di archetti, che cerca di definire, invece, la dimensione sacra di questo luogo, essendo in posizione più elevata rispetto al resto. Non mancano degustazioni ed eventi in vari periodi dell’anno, che rendono questa destinazione decisamente imperdibile.