Lorenzo Bertolotto: l’avventura è uno stato d’animo e io ti spiego il perchè (3°parte)
Non ho visto riferimenti ai cani che ti accompagneranno. Me ne vuoi parlare?
“Non ho scritto a proposito dei cani, perché non ho cani. Nn ho alcuna esperienza con cani da slitta, e, a dire il vero, ho molta poca e esperienza con cani in generale. Non ho mai avuto un cane, e penso di aver tenuto un guinzaglio un cane una volta, se ben ricordo. Quello che ti posso raccontare a proposito dei cani che userò, è quello che ho imparato leggendo e cercando informazioni a proposito di questo viaggio. I cani sono Husky Siberiani e dell’Alaska. I cani vivono tutto l’ anno in Lapponia e il doppio strato di pelliccia permette loro di vivere a queste latitudini e temperature. Possono dormire all’esterno sulla neve fino a -20’C. Il primo giorno ci spiegheranno come guidare i cani e la slitta, e come prenderci cura di loro. Ogni partecipante ha una slitta trainata da 6 cani, che e’ un numero ideale per un percorso cosi lungo per persone inesperte come me. Più cani sono difficili da gestire da una persona inesperta e meno sono troppo pochi per trainare una slitta con provviste e attrezzatura per 5 giorni. Questi cani in particolare sono addestrati per poter correre lunghe distanze, anche 200km in un giorno. In questo viaggio faremo una media di 60-80 km al giorno. Durante il viaggio I cani consumano circa 6.000-8.000 calorie al giorno (il conducente ne consuma 3.000-6.000). Ognuno sarà responsabile della propria slitta e dei propri cani, quindi dovrò imparare a metter loro l’imbrago per la slitta, come toglierlo, come dare da mangiare, come coprirli per la notte e come pulire e raccogliere i loro escrementi. Infatti, dovremmo raccoglierli dalla neve e portarli con noi per tutta la durata del viaggio, per non lasciare brutti ricordi della nostra presenza. Seppure si tratti di posti molto isolati e poco popolati, puoi immaginare l’effetto che 200 cani possano avere in una sola notte! Penso che questa possa essere una buona lezione da imparare per tutti i proprietari di cani che non puliscono le deiezioni in montagna o sulla neve, perché è naturale: l’ambiente montano e quello subartico sono molto semsibili e hanno lunghi periodi di gelo con poca biodiversità nel suolo in grado di processare velocemente gli escrementi, specialmente dei carnivori. Quindi è bene pulire anche quando ci troviamo nelle nostre montagne, che sono molto più popolate e usate della Scandinavia artica!
Hai paura di qualche cosa? Quali sono le tue emozioni più immediate?
“Attualmente ho paura di aver dolori alla caviglia e di non riuscire a prepararmi adeguatamente fisicamente. Spero mi passi in fretta. Penso di riuscire a fare tutto anche con un po’di fastidio alla caviglia, ma spero di non dovermi preoccupare durante il viaggio che la caviglia mi faccia male, o di non riuscire ad apprezzare al pieno il viaggio, i paesaggi, i cani, l’atmosfera, perchè sono troppo stanco e affaticato”.
Dove, come e quando possiamo seguire la tua impresa?
Ho appena aperto un contatto su Instagram che è “lbertol8” a cui aggiungerò foto e video appena sarà possibile. Ho anche una pagina facebook “Lorenzo for Fjallraven Polar 2019” Inoltre l’intero viaggio sarà filmato e fotografato dalla Fjallraven e sarà possibile vedere i video e le foto sulla loro pagina facebook ufficiale e sul loro sito della spedizione.
Che cosa ti aspetti e come speri di arricchirti da questa esperienza?
Spero di imparare molto su come vivere in condizioni di freddo estremo. Come montare una tenda sulla neve e saper svolgere le normali attività delle avventure in tenda, anche nel freddo e in condizioni ambientali proibitive. Uno dei miei interessi è saper leggere il territorio e spero di migliorare in questo aspetto, imparare di più sulle diverse condizioni di neve e dell’habitat artico. Non vedo l’ora anche di conoscere di persona gli altri membri della spedizione. Siamo in una chat di gruppo e sembra un bel gruppo con tante persone interessanti con cui condividere questa esperienza.
In generale cerco sempre di non avere aspettative particolari, ma di essere aperto a tutte le opportunità che ci saranno di imparare. Terrò orecchie e occhi bene aperti e cercherò di assorbire tutto come una spugna. In tutte le esperienze precedenti, ho solo capito successivamente quello che ho imparato e come mi ha arricchito come persona.
Posso raccontarti dopo il viaggio come sono cambiato…