Benvenuto in Camargue!

Nel 1888 il genio artistico di Van Gogh si esprimeva in questo modo “..la tavolozza di oggi è assolutamente colorata: celeste, arancione rosa, vermiglio, giallo vivissimo, verde chiaro, rosso trasparente del vino, violetto. Ma pur giocando con tutti questi colori, si finisce con il creare la calma, l’armonia”. La Camargue è tutto questo: colore, armonia, pace e natura. La regione francese è situata a sud di Arles accanto al delta del fiume Rodano. Si tratta del delta fluviale più grande di tutta l’Europa occidentale che comprende un’area naturale disseminata di lagune, spiagge e canneti. Ci sono anche vaste zone agricole e campi destinati all’allevamento degli animali, soprattutto tori (anche da combattimento) e pecore. I numerosissimi specchi d’acqua sono l’habitat naturale di centinaia di specie di uccelli e in particolare è davvero emozionante scorgere decine e decine di fenicotteri rosa che lentamente solcano i diversi stagni. E’ un paesaggio incantato! Non è solo natura o cavalli (il famoso Camarguais bianco) che vivono in spazi sconfinati, non è solo spiaggia o piccole insenature, la Camargue è un’oasi di pace, di tranquillità e di silenzio. Per mantenere il più possibile intatta questa vasta area intorno al 1970 è nato il Parco Nazionale e Riserva Naturale della Camargue che comprende una superficie di 820 mq. Visitare ciò che il Parco offre può essere un’ottima idea per le famiglie con i bambini, ma anche per viaggiatori in cerca di serenità e benessere, lontani finalmente da caos, stress e rumori. Qui è possibile trovare sia la Maison du Parc naturel regional de Camargue, o semplicemente chiamata Casa del Parco che consente di conoscere e apprezzare meglio la natura attraverso eventi ed interventi sul territorio, sia il Musee de la Camargue, un’esposizione permanente sulle attività umane (allevamento, pesca, agricoltura…) dalle origini ad oggi. Geograficamente parlando una delle cittadine più note della Camargue è Arles, che ospitò l’arte e la passione di Van Gogh, situata nella parte nord del delta, mentre a circa 50 km verso sud-ovest puoi trovare la deliziosa Saintes-Maries- de- la- Mer.

camargue

E’ una piccola località che si scopre facilmente a piedi. La spiaggia di sabbia fine è accogliente in ogni stagione dell’anno, il piccolo porticciolo e la vendita del pesce fresco sono elementi che si aggiungono alla semplicità del luogo. Tra le stradine e i vicoletti si nascondono graziosi negozietti di prodotti locali o accoglienti ristorantini tipici. Anche per il soggiorno, sono certa che potrai trovare una soluzione adatta alle tue esigenze. Nella zona ci sono tantissimi bed&breakfast che offrono sistemazioni accoglienti e a poco prezzo. Alcuni sono addirittura provvisti di piscina e maneggio per indimenticabili passeggiate a cavallo. Tra le varie opportunità presenti, ti suggerisco l’hotel Les palmiers en Camargue: semplice, silenzioso, pulito e accogliente che offre escursioni a cavallo o culturali (es. una visita alla vicina Avignone). Al fondo della stradina in cui è situato, potrai trovare un assaggio dello scenario incantevole che la Camargue sa offrirti: un fazzoletto di acqua e vegetazione in cui vivono decine di fenicotteri tra il silenzio più assoluto e la contemplazione dei turisti!
Il centro storico di Saintes Marie de la Mer è, invece, tutto racchiuso intorno alla piazza che circonda la cattedrale-fortezza, la Chiesa principale che fa da fulcro catalizzatore di tutte le più importanti attività della zona. All’interno di questo edificio religioso si celebra il culto di Sara, la madonna nera. La statua che la rappresenta è la santa patrona dei Gitani ed è conservata in una cripta visibile al pubblico. Questa appassionata devozione a Sara che molti manifestano, non è mai stata effettivamente riconosciuta dalla Chiesa cattolica. Sara la Nera resta, in ogni caso, il simbolo di questo popolo itinerante dall’origine piuttosto incerta. Pare che provengano dall’Oriente e attraverso India e Iran siano poi giunti in Europa seguendo strane divisione etniche a cui sono poi state affidate nomi che spesso conosciamo: Gitani, Rom, Manouches, Tsigani (zingari), Sinti… Popoli che sono nati come amanti della natura e dei loro elementi caratteristici (acqua, terra, fuoco, aria) che vivono di musica, di danza, di tradizioni e che spesso, specie nell’Europa occidentale non sono stati totalmente accettati, anche se qualche dichiarazione di solidarietà è stata espressa e si ritrova in alcuni documenti riferiti alla città Arles del 1438. Ma cosa c’entrano i Gitani con Saintes Marie de la Mer? Direi tutto. Ogni anno, infatti, a fine maggio migliaia di gitani e pellegrini si riuniscono qui per partecipare al pellegrinaggio che anticipa la successiva processione. E’ una cerimonia molto suggestiva che rispecchia una tradizione antica e solida nel suo manifestarsi.

Cerchi una vacanza ”tutta natura”? La Camargue è il posto ideale per te.