Grecia – Mykonos: ecco l’isola della luce (1°parte)

Mykonos è una tra le isole Cicladi più nota e richiesta da un turismo quasi esclusivamente giovanile. La sua “indole” modaiola, infatti, la rende una delle località più apprezzate, in cui la vita notturna e la “movida” che si spinge spesso fino all’alba, sono tra gli elementi “cult” che la caratterizzano. Sarebbe, però, limitante etichettarla esclusivamente in questo modo, perché Mykonos offre anche altro alle migliaia di visitatori che tra maggio e ottobre giungono qui. E’ situata a sud-est di Tinos e a nord di Naxos e Paros, si raggiunge con una certa facilità sia attraverso le numerose compagnie di navigazione che fanno la spola con il porto del ,sia con i diversi collegamenti aerei da Atene. E’ un’isola arida e secca con una superficie di 85 kmq; in estate presenta un paesaggio dai colori caldi, quasi bruciati dal sole e sicuramente la stagione più vivibile, anche perché meno frequentata, è la primavera. Si può dire che sia caratterizzata da 3 elementi-simbolo: i colori (bianco, blu, grigio e rosso scuro su tutti) che determinano la sua architettura, il meltemi, che soffia d’estate come un po’ in quasi tutte le isole di questo arcipelago e il mare con le sue spiagge che regalano relax e tramonti indimenticabili. La conformazione del territorio è piuttosto particolare, per cui non ci sono alberi, ciò è dovuto anche al fatto che questa è una zona decisamente ventosa. Non ci sono vere e proprie montagne, le cime più alte arrivano solo a 350m, in compenso però, il territorio è disseminato di spiagge, molte delle quali protette dal vento e decisamente accoglienti, soprattutto quelle disposte nella zona a sud. I riferimenti mitologici ci riportano a Mykonos, figlio di Anios, a sua volta figlio di Apollo, per questo è considerata l’isola della luce (Apollo “fotodotis” = che dona la luce). Di conseguenza si adoravano Poseidone ed Apollo rispettivamente perché legati al mare e al sole, viste come principali risorse della terra. In passato gli abitanti di Mykonos erano quasi tutti dediti alla pesca, alla navigazione e all’agricoltura. Vino, cereali, allevamento di bovini e suini erano, e per certi versi lo sono ancora, gli elementi principali di sussistenza. Oggi il turismo è l’attività principale e molti di loro hanno aperto alberghi, ristoranti, agenzie turistiche di vario genere. Considerando che sono circa 3 mila le ore di sole all’anno, si può decisamente dire che Mykonos sia una delle destinazioni estive più richieste a livello mondiale.

mykonos Il Porto, i muliniVenetià  sono quanto di più interessante puoi scoprire nell’immediato.
Tutta la vita di Mykonos passa attraverso il suo porto più antico (sull’isola sono presenti ben 3 porti, uno dei quali, più moderno dista dalla città una decina di chilometri).
Sulla passeggiata sono nate da tempo deliziose taverne, negozi, bar all’avanguardia che specie nella seconda parte della giornata sono affollatissimi. Tutti i servizi di pubblica utilità sono in quest’area: agenzie turistiche, banche, Municipio, Biblioteca Comunale, polizia forniscono un prezioso punto di riferimento al turista.  Il fascino dei pescatori, della loro vita lenta e suggestiva che ogni mattina li vede protagonisti del loro mercato è una delle bellezze che qui puoi incontrare. Si alterna la quotidianità di sempre con le ondate rumoreggianti dei turisti che affollano le vie circostanti, mentre si insinuano tra queste stradine lastricate di bianco e accarezzate dal sole. Architettonicamente parlando possiamo dire che le costruzioni di Mykonos siano a servizio di chi vi abita. Nulla è a caso. I muri delle abitazioni, spesso ricoperti da 2 strati di calce bianca, sono stati edificati così per proteggersi dal sole e i mulini, di forma tondeggiante e con il tetto di legno conico, quelli che si vedono una volta giunti al porto, su una piccola collinetta, sono alimentati proprio dal vento e usati, soprattutto un tempo, per macinare orzo e grano. Raggiungere la spianata per vederli così da vicino, è una delle brevi passeggiate che dal porto puoi fare per scattare una delle foto più rappresentative dell’isola!  Da qui, inoltre, puoi godere di una vista suggestiva sul porto, specie verso il tramonto.  Venetià è l’altro nome dato al quartiere più delizioso e ricercato di Mykonos. Inizialmente gli abitanti l’hanno chiamato Alefkandra, perché portavano i panni da stendere a “biancheggiare” (“lefkano”) sulla spiaggia adiacente. Poi gli edifici particolarissimi costruiti proprio sul mare verso la metà del XVIII secolo, le regalarano un’atmosfera diversa e sempre più simile ad una piccola Venezia, la Venezia di Mykonos (Venetià).  Questo è il punto di riferimento degli artisti in cerca di un’ispirazione. Tutto è romantico, intriso di tradizione e di ricordi storici e oggi disseminato di piccoli locali che offrono scorci di inimitabile bellezza. E’ sicuramente l’angolo più fotografato e ricordato da tutti, testimonianza di uno dello splendore antico dell’isola. Cosa si può fare a Mykonos? Quali attrattive ci sono per i turisti? Te lo racconterò presto!