Arte e storia a Venezia: la Scuola Grande dei Carmini e di San Giovanni Evangelista
La personalità poliedrica di Venezia si traduce in alcuni simboli architettonici che profumano di arte e di bellezza. Ti avevo gia introdotto alla scoperta di un tour insolito e suggestivo, oggi voglio presentarti altri due dei suoi elementi storici più rappresentativi e non sempre inseriti nei classici circuiti turistici. La Scuola Grande dei Carmini si trova nel sestiere di Dorsoduro. L’origine di questa confraternita è piuttosto singolare. In origine, infatti, si trattava di una comunità interamente femminile nota come “Le Pizzocchere dei Carmini”, che dal 1300 avevano il compito di cucire “gli scapolari,” indossati poi dai fedeli di fronte alla Madonna del Carmelo. Successivamente vennero inglobate nella Scuola dei Carmini, in occasione della loro fondazione nel 1594. L’edificio in cui risiede la Scuola, proprio contiguo alla Chiesa dei Carmini, è stato completato dal famoso architetto Baldassere Longhena e concluso nel 1670. Soltanto nel 1767 la Scuola venne dichiarata Grande. Nel 1806 venne chiusa dai Francesi e il suo immenso tesoro confiscato e fuso in monete. Nel 1853 fu approvata come Confraternita dal governo austriaco, in relazione allo svolgimento di opere religiose che comunque non si erano mai interrotte e dal 1941 è stato riconosciuto come ente ecclesiastico. Oggi la Scuola è aperta al pubblico in modo che tutti possano ammirare le opere pittoriche del Settecento, che ornano le sue magnifiche Sale. La visita si snoda percorrendo inizialmente uno scalone di notevole suggestione, che ti porta al piano superiore. Qui si aprono le sale più rappresentative. La Sala Capitolare è senza dubbio quella che suscita maggiore interesse e in cui si possono ritrovare le meravigliose opere di Gian Battista Tiepolo. In particolare al centro della sala spicca il grande dipinto con “La Madonna del Carmelo che dà lo scapolare al beato Simone Stock”. Il Salone dell’Archivio colpisce per le sue pareti provviste di dorsali in legno e presenta opere di Giovan Battista Piazzetta, mentre nella Sala dell’Albergo ecco esposte quelle di Balestra e Padovanino.
Nel sestiere di San Polo sorge, invece, la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. La sua origine si fa risalire al 1261 anno, mentre nel 1301 si trasferisce nella chiesa di San Giovanni Evangelista e nel 1369 accresce la sua fama per aver ricevuto dal cavaliere francese Philippe de Mezieres, la Reliquia della Croce. Diventa Scuola Grande nel 1467 e in pieno Rinascimento è nota soprattutto per il suo immenso patrimonio artistico. Soppressa dal decreto napoleonico nel 1806 e relegata a magazzino demaniale, viene acquistata nel 1856 dall’impresario edile Gaspare Biondetti Crovato, che con l’aiuto di altri cittadini veneziani permettono la ripresa dell’attività. Oggi è una ricchissima sede monumentale e con la sua chiesa attigua è sede di incontri culturali e sociali di notevole significato a livello nazionale ed internazionale. L’edificio si presenta con la sua facciata in stile rinascimentale, opera del famoso artista Pietro Lombardo. Nel 1495 i confratelli affidarono il lavoro per la costruzione di uno scalone d’ingresso per l’accesso al piano nobile, a Mauro Codussi, che sfruttò la carenza di spazio con un’opera prospettica di grande impatto e funzionalità. Il primo piano è occupato dal Salone di San Giovanni o Sala Capitolare che racchiude parte del suo fascino nel pavimento di marmi colorati. Qui il tema di scacci bianchi e neri, tipico dei pavimenti di pregio del Cinquecento, si intreccia con forme geometriche e a stella. Tutta la Sala è stata sottoposta a un rifacimento in stile tardo barocco in un periodo compreso tra il 1727 e il 1752 sotto la direzione attenta dell’architetto Giorgio Massari. Non sfuggono alla visita l’altare posizionato sulla parete di fondo, le finestre ovali e la statua di San Giovanni Evangelista, opera di Giovanni Maria Morlaiter. Meraviglioso è il soffitto arricchito di scene pittoriche tratte dall’Apocalisse, con i contributi spettacolari di opere di Gian Battista Tiepolo. La Sala degli Stucchi è un piccolo gioiello di decori che rispecchiano il Settecento veneziano. Sulle pareti e sul soffitto ci sono figure e ornati che vanno dal bianco al rosa pallido al grigo-azzurro, tipico del periodo rococò. L’Oratorio della Croce, infine, ospita la famosa reliquia della Croce e l’opera di Francesco Maggiotto, il “Trionfo della Croce” che è la tela qui più rappresentativa. La sala dell’Archivio e quella dell’Albergo completano al visita alla Scuola. Proprio di fronte alla Scuola e con lo stesso biglietto d’ingresso puoi accedere alla Chiesa di San Giovanni Evangelista. La particolarità solenne è sicuramente la presenza di una delle opere pittoriche più interessanti di Domenico Tintoretto, “La Crocifissione” che merita di essere ammirata in tutta la sua grandiosità.
Le Scuole Grandi, con la loro storia così affascinante e suggestiva, sono una testimonianza forte e importante nel panorama artistico e culturale di questa città e del nostro tempo.