Barcellona e il genio di Gaudì (1° parte)

Il lato artistico di Barcellona è ciò che ho intenzione di raccontarti, presentandoti uno dei personaggi più eclettici e significativi, simbolo indiscusso di questa città.
Barcellona è Gaudì. L’architetto Antoni Gaudì nasce a Reus nella provincia di Tarragona (Catalogna meridionale) il 25 giugno 1852, da una famiglia di modeste origini (padre, nonno e bisnonno erano artigiani che costruivano caldaie e manufatti in rame). Nel 1870 frequenta la Scuola di Architettura a Barcellona e diventa architetto nel 1878, il 15 marzo.
In quel periodo si respirava un’atmosfera nuova, di cambiamento culturale che coincideva con la diffusione del “modernismo” a cui Gaudì aderisce con impeto e fervore.
Il Rinascimento spagnolo (Renaixença) si avvertiva in politica, nelle ideologie sociali ma anche nell’arte e in ogni forma di espressione. Così anche la Spagna venne influenzata dall’ Art Nouveau che qui assunse caratteri diversi e riconobbe in Gaudì il suo unico rappresentante assoluto. Intorno al 1883 gli viene commissionato l’incarico di uno dei suoi progetti più ambiziosi: la costruzione della Sagrada Familia, che incominciò dalla cripta, per proseguire poi con l’abside. Casa Vicens è dello stesso anno, mentre nel 1887 il conte Guell gli affida la costruzione della sua proprietà: Palazzo Guell. Seguì Casa Calvet, l’originalissimo Parco Guell, la leggendaria Casa Batllò e la famosa Casa Milà, la Pedrera. Intelligente, appassionato e creativo senza limiti, Gaudì viene definito da Mirò “il primo tra i geni” . Muore nel 1926, il 7 giugno, investito da un tram e successivamente seppellito a Barcellona nel cuore della Sagrada Familia.

Parc Guell

La scoperta di Barcellona presuppone,un piacevolissimo itinerario tra gli edifici spettacolari che lo hanno reso celebre nel mondo. Prima di addentrarci in questo percorso artistico davvero unico, ti suggerisco l’acquisto di un biglietto della “Ruta del Modernisme” che puoi trovare all’ufficio del turismo sito in Placa de Catalunya e che ti permette di avere notevoli sconti durante la visita ad alcuni dei principali luoghi simbolo di Gaudì. Iniziamo il nostro percorso attraverso la conoscenza di Casa Vicens, situata nel delizioso quartiere Gracia, in Carrer de les Carolines 24, raggiungibile con la metropolitana, fermata Fontana. Sembra un piccolo castello con tanto di torrette che riprende lo stile mudejar. Alle finestre delicati “ricami” in ferro battuto, così come la cancellata e sulla facciata decorazioni colorate a scacchi, tipiche dell’arte di Gaudì. Casa Calvet venne premiata dal Comune di Barcellona come migliore edificio realizzato in città. Si trova nel quartiere dell’ Eixample (Carrer de Casp 48, Metro: Catalunya o Urquinaona) e venne terminata intorno al 1899, vero esempio di architettura barocca, non visitabile però dall’interno. Nella zona nord di Barcellona sorge uno dei parchi più insoliti della città, che meglio esprime la fantasia di un architetto così straordinario. Dal Carrer d’Olot si apre l’ingresso al Parc Guell (metro Lesseps o autobus) un progetto nato intorno al 1877 su richiesta del mecenate Eusebi Guell, che volle creare su una sua proprietà, una piccola città nel verde con qualche decina di abitazioni. In realtà non si andò avanti nella sua totale costruzione, tanto che vennero edificate solo 2 case, poi l’area venne trasformata in parco pubblico. Qui sembra di vivere in un mondo incantato! C’è un grande scalone, appena entrati e vicino il simbolo del parco, El Dragon, un drago costruito tutto di ceramiche multicolori, attrazione speciale per i turisti. La stessa scalinata si arricchisce di deliziose fontane e una sorta di sedili colorati, sempre in ceramiche particolari. Il tutto si perde nella vegetazione presente nel parco, tanto da rispecchiare da un lato l’opera attenta e creativa dell’artista e dall’altro lo spettacolo maestoso della natura divina. Si nota, qui, più che in ogni altra sua opera, il modo preciso e sistematico con cui egli usa il colore, di cui non nasconde da sempre un’innata passione: “Il colore in determinati posti ha il grande pregio di far sembrare più energici i profili e i piani strutturali”.
In una zona più nascosta è situata Casa Museu Gaudì, in cui egli abitò dal 1906 fino a quando morì. Si può visitare all’interno e scorgere così la sua camera da letto, lo studio e diversi interessantissimi mobili progettati sempre dallo stesso architetto. Palau Guell, invece era l’abitazione privata, progettata sempre per Eusebi Guell e commissionata dallo stesso intorno al 1880. Si trova all’altezza di Placa Reial (Carrer Nou de la Rambla 3) nelle vicinanze delle fermata Drassenes, alle spalle della Rambla. Casa Batllo’, La Pedrera e soprattutto la maestosa Sagrada Familia completano il percorso di Gaudì, quindi ti rimando all’ultima tappa di questo viaggio nell’arte.