Bruno Catalano – La metafora del viaggio – Genova e Alassio 2024

“Nella valigia ci sono ricordi, nostalgia, il peso della vita, i vincoli, ma anche le speranze, l’orgoglio e il desiderio di viaggiare, di vivere.” (Bruno Catalano)

Ciao Bruno, ti ho conosciuto qualche tempo fa attraverso la tua arte che mi è subito entrata nel cuore.

Non ho la competenza per giudicarne il valore oggettivo, ma valuto ciò che osservo per l’emozione che mi suscita e ho scoperto che tu riesci a regalarmi sempre qualcosa di straordinario.

Sono una Viaggionauta come te, una di quelle che ogni volta che parte nasconde in valigia l’incedere della vita, le passioni, le speranze, quel sottile entusiasmo, quasi infantile e ritorna sempre con un caleidoscopio di ricordi e una dose tangibile di nostalgia.

I tuoi Viaggiatori li ho fatti miei.

Per questo ti ho seguito a Parigi a febbraio 2023, in una tua fantastica esposizione interattiva “Matières – Vojage Immersif” che mai avrei voluto perdermi.

Ora sono di nuovo in partenza: Genova ed Alassio mi aspettano.

“La Metafora del Viaggio” è questo il desiderio che sto per realizzare.

Il mare, i colori, i confini e i contorni, un perimetro circoscritto di sensazioni che abbracceranno il mio cuore e sapranno far sorridere i miei occhi.

L’esistenza umana raccontata attraverso la scultura, la tua scultura: un ponte tra passato e futuro che tu sai abilmente interpretare, frugando nell’anima dei tuoi viaggiatori e regalando sprazzi di luce, che incorniciano le loro identità.

Simone mi aspetta alla stazione di Brignole a Genova. Questo giovane veneziano elegante e sobrio, che tiene la sua borsa di cuoio in mano, guarda al futuro e ai suoi sogni? Chissà….

Khadine in Piazza De Ferrari sempre a Genova, è quel senegalese che ti è tanto caro e che ricorre spesso nei tuoi “viaggi”. In questo mondo che va di fretta e uniforma tutto il possibile, lui saprà dare equilibrio a questa insolita prospettiva che lo lega a due continenti. Benoit, tuo amico e collaboratore, è anche lui presente a incarnare il simbolo della continuità e conferisce senso e importanza al tempo presente. Quel “qui e ora” che mi è tanto caro.

Hubert indosserà i suoi jeans e ci incontreremo alla Calata Falcone e Borsellino. Lui sarà li a piedi nudi e la pelle di bronzo, so di trovarlo con quell’aria spensierata che così tanto mi somiglia…

Corso Italia concluderà questa mia prima tappa a Genova. Qui Pierre David Triptyque traccerà le linee di un viaggio che ancora non è ancora terminato. Quello della vita?

Viaggiatori, infatti, siamo tutti noi: atomi che ruotano in una effimera condizione umana, provvisorie comparse in itinerari che si snodano in un tempo incerto, simboli di un passaggio dai confini stabiliti dai limiti della vita, da quella dimensione di mortalità, che comunque resta un bagaglio presente..e pesante.

Blue de Chine e Non Finito mi accoglieranno, infine, al Molo Bestoso di Alassio, che raggiungerò con grande gioia.

Così concluderanno questo nostro nuovo incontro, ma non colmeranno mai il desiderio di rivederti ancora!

Conta il movimento nello spazio e il brivido negli occhi.
La bellezza di una scultura è tutta lì.”  (cit).