Capodanno di tradizioni tra Oriente e Occidente
Mi hanno sempre affascinato le tradizioni gastronomiche degli altri paesi del mondo. Ora che siamo quasi alla fine dell’anno, ho pensato fosse interessante e curioso proporti una insieme di usanze, riti e insoliti sapori nell’attesa della prossima festa scintillante. Devi sapere che in Oriente, il Capodanno giapponese si festeggia dal 1 al 3 gennaio. Non si cucina nei giorni festivi, ma in anticipo. La tavola del 1 gennaio, sapientemente addobbata, si arricchisce di 10-20 piatti della tradizione, preparati in scatole laccate. Il tutto prende il nome di osechi ryori. Ciascuna portata rappresenta un valore, una speranza o un sogno (es. Kombu, alghe, per la felicità..). In Thailandia si preparano i dolcetti al latte di cocco, riso e zucchero che simboleggiano i pilastri del Buddhismo e i monaci che lo interpretano.. In Occidente il 1° gennaio è il primo giorno dell’Anno Nuovo, anche se la data del Capodanno ha subito nei secoli diverse variazioni, fino a giungere a quella attuale, stabilita dal calendario gregoriano (di tipo solare che prevedere 365 giorni divisi in 12 mesi), diffuso nel 1582 durante appunto, il pontificato di Gregorio XIII. In ogni città europea tale festa si realizza nelle modalità più diverse. Il moderno e l’antico spesso si fondono in modo indissolubile e accanto a eventi festaioli, musica e divertimento di ogni tipo, troviamo riti propiziatori, di buon augurio o semplici tradizioni del folcklore popolare.
Mi piace portarti come esempio quello della Grecia, che celebra l’arrivo del nuovo anno all’insegna della fortuna e lo fa con il Vassilopita, meglio conosciuto come il Pane del Nuovo Anno. E’ tipico della tradizione cristiana e si mangia tutti insieme, come dolce alla fine del pasto. Per preparare una sola forma di pane, la ricetta è semplice: 2 cucchiai di lievito,60 ml di acqua tiepida,3 uova sbattute,1 cucchiaino di scorza d’arancia, 2 cucchiai di ouzo, 1 foglia di alloro, 125 ml di latte tiepido, 200 gr di zucchero, 1 kg di farina, ½ cucchiaino di cannella, 125 g di burro, ½ cucchiaino di sale e mandorle. Si scioglie il lievito nell’acqua; si versano cannella, foglia di alloro e ouzo in una pentola con un po’ d’acqua e si porta a ebollizione. Si unisce il burro al latte tiepido e si staccia la farina, il sale e lo zucchero in un recipiente a parte. Si uniscono le uova con lievito, latte e burro. Si toglie la foglia di alloro dall’acqua profumata e si mescola tutto insieme aggiungendo il resto della farina. Si lavora l’impasto per 10 minuti circa, per ottenere una pasta omogenea. Tale composto verrà poi messo in un recipiente, spennellato con burro fuso, coperto con un telo e lasciato riposare anche alcune ore, fino a che non sarà raddoppiato il volume. Poi si modella una sorta di pagnotta rotonda, la si dispone in una teglia imburrata e la si lascia a riposo ancora per 1 ora. Si dispongono le mandorle così da scrivere sulla pasta le cifre del nuovo anno e la si informa per 1 ora a 180°. La curiosità di questo dolce sta nel fatto che una moneta d’oro è solitamente nascosta all’interno dell’impasto. Chi, tra i commensali, la trova per primo avrà grande fortuna e felicità per il futuro.
Non resta che brindare con un buon bicchiere di Mavrodafni (o in alternativa un qualunque vino italiano da dessert) per iniziare con dolcezza il nuovo anno!