Costa Brava: natura e arte a Cadaques, Pals e Figueres

Si conclude qui il tour alla scoperta della Catalogna “insolita”, con la descrizione di 3 dei centri turistici più interessanti della Costa Brava. Vediamoli insieme.

Cadaques
Situato a 27km da Roses, Cadaques è un pittoresco borgo che si estende sulla costa meridionale tra Cap di Norfeu e Cap de Creus ,raggiungibile sia via terra, attraverso la “carretera de la Perafita”, sia via mare. La sua posizione, tra il Mediterraneo e i Pirenei, è davvero incantevole, tanto che è considerato uno dei paesi più suggestivi della Catalogna.
La baia di Cadaques è costellata di spiagge piccolissime che si estendono tra Punta di Cala Nans e Punta S’Oliguera. Le più note e caratteristiche sono quelle di: Sa Sebolla, Sa Conca, Els Guixos e Platja Gran che coincide con la parte più antica del paese.
Il centro di Cadaques è un brulicare di turisti soprattutto d’estate alla ricerca sia della bellezza del contesto naturale (le meraviglie del parco di Cap de Creus sono a 4 km) sia di quell’atmosfera bohémienne che ha accolto artisti famosi come Dalì, Picasso Breton e Magritte. Il modo migliore per apprezzare questo luogo è passeggiare ovunque ti porti la curiosità di scoprire piccoli angoli di bellezza che certamente non mancano. In particolare meritano una visita: la chiesa di Santa Maria e la Casa-Museo Salvador Dalì. La Chiesa si raggiunge tramite una delle tante stradine che si inerpicano nel centro storico e rappresenta il monumento-simbolo di Cadaques. Costruita nel XVI sec in stile tardo-gotico custodisce una delle opere barocche più importanti della Catalogna, un retablo in legno dorato con elementi ornamentali, iniziato da Pau Costa e terminato da Joan Torras. Al suo interno si svolge ogni anno il Festival Internacional de Musica con concerti di musica classica e moderna.
Pals
L’origine del nome (da Palus = palude) rende più chiara la storia di questo piccolo centro di poco più di 2000 abitanti, situato su un colle che domina un’area pianeggiante alla foce de fiume Ter, un tempo paludosa. Il territorio è suddiviso in 3 comuni: Pals, Masos di Pals e la famosa e bellissima spiaggia di Pals dalla vasta estensione e dalla stupenda posizione, sosta ideale per una indimenticabile giornata di mare e relax! Il borgo medievale, il complesso monumentale di El Pedro cinto di mura, è proprio una deliziosa scoperta! Si conservano piccoli gioielli come, la Chiesa di San Pietro, il castello e la Torre delle ore da cui si gode una vista stupenda. I colori ocra e rosa delle case che risaltano al sole, i vicoli e le stradine lastricate, i numerosi negozietti di prodotti locali che incuriosiscono il turista e quel significativo silenzio che ti accompagna ad ogni passo, regalano a questo villaggio un’atmosfera di altri tempi. Qui si respira la lenta quotidianità catalana e quell’accoglienza speciale che appartiene alla cultura e alla tradizione.

FigueresFigueres
Figueres (28 Km da Roses) non è paragonabile ai due paesi descritti in precedenza, perché, anche se piccola nelle dimensioni (si contano poco più di 30mila abitanti), è una vera e propria cittadina catalana molto più moderna e dinamica, ma non per questo meno interessante. Situata vicinissima al confine con la Francia si è sviluppata come centro commerciale e turistico e deve la sua “ricchezza” culturale all’arte di Salvador Dalì, il cui genio aleggia ovunque. La Rambla è il cuore pulsante del suo centro storico: qui si affacciano il Museo del Giocattolo della Catalogna inaugurato nel 1982 e poi ampliato nel 1998, che conserva più di 4000 pezzi, alcuni dei quali appartenuti anche a personaggi famosi come lo stesso Dalì o Garcia Lorca. Proseguendo si incontra il Museo de L’Empordà , un centro espositivo artistico di grande spessore che ospita collezioni e reperti archeologici risalenti ad epoche diverse. Interessanti sono, inoltre, la Chiesa Parrocchiale di Sant Pere in stile gotico-catalano di fine XIV sec e il Castello di Sant Ferran , un simbolo militare fortificato risalente al XVIII secolo, dalla struttura pentagonale, che sorge sopra una piccola collina. Ma ciò che meglio identifica Figueres è il Teatro-Museo Dalì. Progettato da Josè Roca i Bros , architettato neoclassico, nel 1850 venne successivamente distrutto nel 1939 e fino a quella data la sua funzione era quella di un tipico teatro all’italiana con una sala e una platea a ferro di cavallo. Nel 1968 la sua struttura elegante e originale venne rivista per ospitare il Museo Dalì e accolse oltre a nuovi spazi interni, anche una grande cupola geodesica di vetro, ideata da Emilio Perez Pinero. Dalì fu, invece, l’artefice delle decorazioni finali: le uova gigantesche, i pani sulla facciata ad imitare le conchiglie della “Casa de las Conchas” di Salamanca e manichini dorati. Il museo rispecchia l’immagine eccentrica del suo creatore che così lo aveva definito: “Questo museo non può essere considerato un museo: è un gigantesco oggetto surrealista, dove tutto è coerente e nulla sfugge alla mia comprensione”. E’ il simbolo dell’originalissima e curiosa personalità di questo artista incredibile e indimenticabile.