DanteDì 2021: 700 anni di poesia intramontabile

E quindi uscimmo a riveder le stelle
Ritornare a scrivere oggi per un’occasione così speciale, è un po’ come stropicciare gli occhi dopo un lungo sonno e ritrovare intatte nella loro fulgida bellezza le stelle che mi circondano, piccoli desideri incastonati in un cielo traboccante di attese, che chiedono di potersi sciogliere nel vento e nel tempo.
Dante Alighieri, il sommo poeta, è il compagno ideale di un viaggio letterario e culturale, che nella mente di ciascuno si è compiuto infinite volte: prima sui libri di scuola, stancamente sfogliati, poi con quella curiosa passione di adulti che lo ha fatto scoprire nelle sue terzine più accattivanti, per arrivare alla celebrazione illustre che si sta dispiegando in Italia tra un mare di iniziative e proposte, virtuali e non.
Apprezzato prima con gusto e riconoscenza, le edizioni della sua famosa “Commedia” hanno iniziato a non attirare più i favori di un tempo, tanto che il Seicento venne addirittura definito “il secolo senza Dante”. Ma il mito creatosi intorno alla sua persona ha ripreso quel vigore necessario durante il Romanticismo, con l’esaltazione di quelle figure drammaticamente intense, che vennero illustrate da artisti come William Blake, esponente di un’ Inghilterra originale.
La storicità del suo pensiero si incarnerà poi nei pensieri di Foscolo e soprattutto in Mazzini che in alcuni dei suoi scritti minori si apre ad una celebre esortazione “O Italiani” Studiate Dante”. Ma l’identità politica e culturale si confonde ben presto con la graffiante prospettiva artistica che in breve tempo ha saputo immortalare il poeta in opere dense di pathos.
Ieri e oggi l’Italia tutta lo ricorda scolpito in monumenti che ne esaltano, tra l’altro, l’uomo e gli conferiscono una simbologia pregnante di significati. A Firenze dal Museo degli Uffizi fino al suo interessante Museo, passando per il suo soggiorno scaligero e la sosta alla biblioteca Capitolare, fino ad arrivare a Ravenna ultima tappa del suo viaggio esistenziale “sotto così bel ciel com’io diviso ventiquattro seniori, a due a due, coronati venien di fiordaliso” (Purgatorio, XXIX) è tutto uno snodarsi di ricordi, testimonianze, emozioni sintetizzate tra versi e parole.

Le stesse parole che domani sera, giovedi 25 marzo alle ore 20.30 si adopereranno con grazia per ripercorrere la vita di Dante nel ricordare il 700esimo anniversario della sua morte, in occasione di un nuovo evento on line, creato da un gruppo culturale dalle grandi prospettive. “La Setta delle sette, infatti, è un gruppo di lettura, nato il 12 marzo 2020, grazie alla lettura dello scrittore Donato Carrisi del suo primo romanzo “Il suggeritore” sulla sua pagina Instagram, durante il lockdown causato dalla pandemia, ogni giorno alle sette di sera. Questo gruppo ha continuato, su desiderio dello stesso scrittore, la lettura di un altro suo libro “La ragazza nella nebbia””. Da quel momento si riunisce per leggere  libri e per ospitare, sulla pagina Instagram ufficiale, scrittori, emergenti e non, presentare libri, recensirli e organizzare altre iniziative culturali. Ci vediamo domani?

Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. (Inferno, XXVI)