Francia: Giverny e la Normandia di Monet
Un altro viaggio “on the road”, alla scoperta di uno spicchio di Francia, mi ha portato da Parigi verso tantissimi luoghi, più o meno conosciuti, tra paesaggi incantevoli, storia, cultura e tante sensazioni. Ho apprezzato una vacanza diversa, fatta non solo di divertimento e relax, ma anche di curiosità e di interessi di vario genere, come per esempio l’arte. Sapevo che la Normandia è stata da sempre terra di immensa ispirazione per pittori della fama di Monet, uno dei miei preferiti. La regione, situata nella parte nord-ovest del territorio francese, ne occupa una vasta area, tanto da essere quasi suddivisa in due ulteriori porzioni: l’Alta e la Bassa Normandia. Campi coltivati, immense distese dai colori meravigliosi e intensi, promontori incredibili, spiagge e scogliere suggestive sono tutto quello che puoi trovare in questa cornice paesaggistica di così forte impatto visivo. Non mi è stato difficile credere che proprio qui gli impressionisti più noti (Monet, Renoir, Cezanne, Sisley..) abbiano liberato le loro più profonde emozioni, le sensazioni più delicate, i tratti dell’anima più significativi che si sono trasformati poi negli eterni capolavori che da sempre amiamo e conosciamo. Si chiama “Percours des Impressionistes” quello che da Mantes-la –Jolie ti accompagna nei luoghi più interessanti di questa corrente artistica, attraversando zone come Limitez-Villez, Moisson, Vetheuil, Bennecourt, Bonnières sur-Seine, paesini affascinanti e caratteristici, tutti immersi nella natura, silenziosamente avvolti da tinte gradevoli, tra stradine poco frequentate, ma tutte prontamente segnalate e ben tenute. Da Parigi, in auto, la via più comoda e veloce per raggiungere la zona è l’autostrada A13 verso Rouen, la capitale storica della Normandia e poi seguire l’uscita n.11 per Mantes-la-Jolie centre. Se invece preferisci un percorso più “lento” e coinvolgente, puoi scegliere l’uscita n.14 di Vernon e proseguire per Bonnieres-sur-Seine, Bennecourt, Limetz-Villetz per arrivare a Giverny, tappa indimenticabile di questo viaggio.
Claude Monet visse a Giverny quasi 43 anni, tra il 1883 al 1926. Il paese è molto piccolo e tutto ruota intorno al ricordo del meraviglioso artista. Alcuni parcheggi ben posizionati sono a disposizione dei turisti. Qui, infatti, è possibile visitare la sua casa e il suo meraviglioso giardino.Tutto è perfetto e ben curato: la casa è assolutamente deliziosa! L’interno è in colori pastello: dalle porte in legno dipinte con gradazioni di azzurro, alla sala da pranzo di un bel giallo vivo con una grande tavola centrale. Anche la cucina, con i paioli di rame appesi, si presenta con colori che si declinano nel blu molto intenso, mentre più delicate sono le stanze al piano di sopra, dove è presente la camera da letto del pittore, maestosamente illuminata da 3 vetrate che danno proprio su una parte del giardino. Alle pareti colpisce l’interesse di Monet per l’arte giapponese (stampe e quadri su tutti). Si tratta del famoso fenomeno del “Giapponismo” che coinvolse altri pittori del tempo.
Dall’esterno la casa è ancora più apprezzabile. Saranno gli infissi, sempre in legno, di un bel verde brillante o la vegetazione che delicatamente l’incornicia a renderla oggetto continuo di scatti fotografici! Proprio di fronte ecco il primo dei 2 giardini così cari a Monet e così famosi nel mondo. Si tratta del Clos Normand, un giardino piuttosto esteso, un’area rettangolare che presenta una varietà infinita di fiori di ogni genere: dai rossi gerani, alle romantiche rose, dai gigli, alle margherite. Si passa tra colori e profumi, si ammira questa delicata distesa di natura e di silenzio che accompagna la visita. Le indicazioni, poi, ti portano davanti a quello reso “immortale” in tantissimi suoi dipinti: il giardino delle ninfee, di ispirazione giapponese, realizzato attraverso un laghetto che accoglie, oltre a questi splendidi fiori, anche il famoso ponticello in legno verde, che compare in molte delle sue tele. Non ci sono parole adeguate per descrivere la magia di questo luogo:innamorarsi di ogni dettaglio qui è facilissimo, dimenticarsi delle emozioni provate, è, invece, davvero difficile! Sempre a Giverny, per approfondire la conoscenza sugli altri pittori legati alla stessa corrente artistica, è nato nel 2009 il Museo dell’Impressionismo, con mostre e attività di vario genere. A Giverny non ho trovato moltissimi punti di ristoro o possibilità di soggiorno. Quello che ho particolarmente apprezzato, per l’ubicazione (a poche centinaia di metri dalla casa di Monet), la gentilezza, il rapporto qualità/prezzo è stato l’ ”Hotel-Restaurant La Musardiere”: un’oasi di pace, con un piccolo giardino, ideale per ritagliarsi un momento di relax gustando piatti tipici e/o internazionali.
Per appagare il mio interesse su Monet, non poteva mancare, però, la visita ad un museo non troppo conosciuto, ma davvero molto interessante e ricco di spunti preziosi. Qui siamo a Parigi e il Museo Marmottan (fermata metropolitana “La Muette”) sorge all’interno di una villa del XIX sec, molto elegante e prestigiosa. Questa è l’altra “casa” di Monet. Qui potrai ammirare sculture, oggetti antichi e mobili pregiati, nonché preziosi manoscritti medievali. Il fiore all’occhiello dell’esposizione resta, però, l’imponente collezione dei suoi più famosi dipinti e alcune opere di altri artisti quali Renoir, Gauguin e Sisley. Un modo diverso per apprezzare ancora una volta Parigi e di vivere l’atmosfera dell’Impressionismo in modo più completo.