Il Palazzo Reale di Genova tra storia, arte e cinema
Uno dei miei week-end più interessanti di questo ultimo periodo l’ho trascorso, come già ti ho raccontato, a Genova, città che ho trovato di una curiosità sorprendente. Tra i vari simboli storico-artistici sono rimasta piacevolmente colpita dal suo Palazzo Reale, che ha svelato delicatamente la sua magnificenza ai miei occhi. Si presenta con una facciata decisamente sobria, che si snoda su via Balbi, una delle strade del centro più note. Lo splendore è celato, però, nei suoi spazi interni, ricchi di fasto e di pregio. Ma andiamo con ordine. Prima di proprietà di Stefano Balbi (1643) appartenente ad una famiglia di imprenditori tessili e finanzieri, poi acquistato da Eugenio Durazzo (1679) potente uomo d’affari genovese, nel 1824 venne scelta da Carlo Felice come reggia dei Savoia. Lo stile settecentesco, che permea la costruzione dell’atrio monumentale, con i due scaloni e l’ala di Levante in cui si trovano gli Appartamenti Reali, si sposa con l’influenza ottocentesca dei Savoia che apportarono quelle modifiche necessarie tale da renderla una dimora “reale” in tutti i sensi. Oggi è un palazzo-museo che è entrato a fare parte del famoso circuito dei Rolli. Il primo piano ospita l’Appartamento dei Principi Ereditari, formato da 10 sale che si mostrano con arredi tipici dell’Ottocento, frutto del lavoro dell’ebanista inglese Henry Thomas Peters. Il secondo piano, il piano nobile, accoglie lo spettacolare Salone del Ballo, ristrutturato dai Savoia nel 1831, il cui pavimento è sempre attribuibile a Peters. La Sala delle Battaglie si presenta con due tele molto grandi “raffiguranti episodi bellici tra navi barbaresche e la flottiglia dell’Ordine di Malta”, mentre il Salotto del Tempo si affaccia sullo splendido terrazzo di Carlo Fontana, proprio davanti al Porto Antico. Tre artisti di grande calibro come Giovanni Battista Carlone, il figlio Giovanni Andrea e Lorenzo De Ferrari si occuparono della decorazione della Galleria della Cappella, che collega l’ala di Ponente con l’Ala di Levante. Proprio qui tra gli appartamenti privati dei Savoia, spicca la spettacolare Sala del Trono, realizzata in stile neobarocco, con tappezzerie in velluto color cremisi, sul modello delle altre residenze sabaude.
Ho trovato entusiasmante la famosa Galleria degli Specchi. Nel 1730 Gerolamo Ignazio Durazzo trasformò, infatti, la vecchia galleria in quella che divenne il simbolo di questo palazzo, con stucchi e decori barocchi, la volta affrescata da Domenico Parodi e imponenti specchiere, che aumentano la luce e la profondità, regalando a questo ambiente una maestosità di grande gusto artistico. Vi ho notato alcuni riferimenti stilistici già apprezzati in altre residenze e soprattutto spicca il confronto con la Galerie de Glaces della stupenda Reggia di Versailles vicino a Parigi. Nella Sala delle Udienze non passa inosservato il celebre dipinto di Van Dyck “Ritratto di Caterina Balbi Durazzo” realizzato dal celebre artista nel 1624 “dove la giovanissima sposa di Marcello Durazzo si mostra con l’abito più sfarzoso con lo sfondo del mare, simboleggiante Genova, la Superba”. Completano l’edificio il Cortile d’ Onore il cui perimetro incornicia ad “U” un’altra terrazza sempre di Fontana, stesso artista che ha progettato anche la grandiosa scalinata principale e il Giardino Pensile, separato dal cortile con una triplice arcata, il cui mosaico è composto da tipici sassolini di mare. La visita al Palazzo Reale è imperdibile e su prenotazione è possibile anche accedere all’appartamento dei Principi. Devi sapere, infine, che la reggia è diventata la location per uno dei film più attesi e controversi degli ultimi anni. “Grace di Monaco” di Olivier Dahan con Nicole Kidman e Tim Roth è stato girato qui e proprio la straordinaria Sala degli Specchi e quella delle Udienze hanno degnamente sostituito gli interni di Palazzo Grimaldi, non concesso dai regnanti. Lo splendore di questa location è stato così immortalato sul grande schermo, regalando a Genova maggiore visibilità e attenzione turistica. Antiche suggestioni e un delicato incanto rivivono tra queste mura regali che si affacciano sul mare, in una prospettiva di insolita meraviglia.