La Spagna in tavola
Dopo averti accompagnato nel primo dei tour spagnoli, in Catalogna, mi sembrava interessante proporti un piccolo itinerario del gusto, alla scoperta di piatti insoliti, tipici della tradizione gastronomica locale. Storicamente parlando, il territorio della Spagna è stato attraversato in antichità da diversi popoli: inizialmente Greci, Romani, Celti e Fenici e successivamente, soprattutto nella sua parte meridionale, anche i Mori. Ciò che si ritrova in tutte queste culture è una cucina fatta di piatti speziati, talvolta anche forti, sicuramente molto ricchi di sapore e di colori. Anche le differenze climatiche e morfologiche tra il nord e il sud del territorio contribuiscono a presentarci varietà gastronomiche, evidenti, addirittura, tra regione e regione. La Spagna è davvero solo sinonimo di tapas? Molto spesso è così e ne sono la prova eventi e libri sull’argomento, ma sarebbe alquanto riduttivo limitare l’originalità della cucina spagnola a quell’insieme di deliziosi stuzzichini che accompagnano l’aperitivo. Il rito delle tapas è un appuntamento fisso, un cult a cui non si può rinunciare, atteso dagli spagnoli, richiestissimo dai turisti e imitato in tutto il mondo. Ma c’è di più! Ecco, quindi, alcune delle ricette più famose che puoi provare anche tu a casa, visto che non necessitano di particolari attrezzi e sono piuttosto facili da preparare.
Il nostro menù spagnolo inizia da qui:
– Albodingas : sono delle deliziose polpettine di carne (manzo e maiale) che si preparano in fretta con pangrattato, prezzemolo, aglio (paprica a piacere) sale e pepe e l’aggiunta di pomodori freschi e/o verdure.
– Gazpacho : squisito minestrone di verdure servito freddo, tipico dell’Andalusia, preparato con pomodori, peperoni verdi e gialli carnosi, cetrioli e sedano, cipolla, aglio, aceto, peperoncini, sale, pepe, erbe aromatiche …Uno dei piatti più colorati e gustosi della tradizione spagnola, ideale per tutti e ottimo in estate!
– Paella: ritenuta da sempre il simbolo della cucina spagnola, preparata, cucinata e consumata in abbondanza anche qui da noi. La ricetta alla valenciana prevede riso, gamberi, cozze, pollo o coniglio, calamari e scampi, peperoni, pomodori, piselli/taccole, cipolla, aglio, prezzemolo e alloro, zafferano, olio e l’aggiunta di brodo di pesce o vegetale, sale e pepe. La variante, solo con frutti di mare, si chiama “paella de mariscos”.
– Tortillas de patatas: la frittata di patate più conosciuta al mondo è un piatto semplicissimo da preparare e simpatico da portare in tavola, tagliata a cubetti e servita ben calda. Numerosissime sono le varianti possibili: con cipolle, uova, prosciutto, tonno, formaggio, peperoni…
E per finire in bellezza, anzi in dolcezza, non possono mancare i churros fritti e la crema catalana, veri e propri miti della tradizione gastronomica spagnola. I primi si preparano con farina, uova, burro, miele, sale e zucchero, in tronchetti lunghi circa 8/10 cm, fritti successivamente in olio per dorarli leggermente e poi disposti su un piatto di portata, cosparsi di zucchero e cannella o tagliati a fettine e decorati con miele e serviti preferibilmente tiepidi. La crema, invece, nasce nella omonima regione di Catalogna, di cui ti ho diffusamente parlato di recente e da qui è stata esportata nel resto d’Europa. E’ molto simile al creme caramel ed è fatta con latte, uova, zucchero, cannella, amido di mais. La si riconosce subito per lo zucchero di canna che caramellandosi forma una sottile crosta trasparente. Una caraffa di sangria profumata e leggera, oppure una fredda cerveza (birra) ….e la Spagna è servita!