Londra-Parigi: l’esperienza di un bike tour

 

Il cicloturismo è una realtà ormai molto diffusa, che si sta consolidando come una delle alternative al modo tradizionale di concepire la vacanza. Alessandro Marchetti, di Roma, è uno dei tanti bikers che da tempo si dedica alle vacanze alternative su due ruote. Lo conosco da tantissimi anni e ho sempre ammirato la sua passione per la bicicletta e  per uno stile di vacanza “green”. Uno dei suoi recenti itinerari lo ha visto protagonista di quella che è considerata la ciclovia più interessante d’Europa, con un percorso che si snoda da Londra a Parigi. Ecco cosa mi ha raccontato. Da quanto tempo ti dedichi a percorsi in bicicletta nel periodo estivo? Pratico il cicloturismo da quasi 20 anni. Il primo viaggio l’ho fatto nel 1996, se non ricordo male. Fui convinto a provare, insieme ad altri amici, da un amico-collega che aveva già fatto qualche esperienza di quel tipo. Ti muovi da solo o in gruppo? Nei primi anni il gruppo dei parteciparti era abbastanza esiguo, si partiva in 5-6 persone e gli itinerari erano sempre in zone di mare. Ricordo il primo viaggio che fu il giro dell’isola d’Elba, a cui seguirono varie incursioni in diverse zone della Sardegna (è la nostra meta preferita, ci saremo stati 7-8 volte in tutto!), poi Corsica, Gargano, Sicilia. In seguito abbiamo cominciato ad interessarci alle grandi vie ciclabili dell’Europa e quindi siamo stati in Olanda un paio di volte, in Austria (ciclabile Passau-Vienna), in Spagna (camino de Santiago, fatto un paio di volte) e ultimamente la Londra-Parigi. Con il passare degli anni il numero dei curiosi è aumentato, molti altri amici hanno partecipato, si sono trovati bene e continuano a venire con noi. Credo che adesso  il “gruppo” sia composto più o meno, da una trentina di persone che a seconda degli impegni partecipano o meno ai viaggi. Il viaggio più numeroso è stato in Olanda.. eravamo in 20! Il gruppo è molto eterogeneo, come età si va dai 20 agli over 60 e prossimamente vorremmo cominciare a portare anche i bambini. Nessuno lo fa a livello agonistico, c’è un po di tutto: studenti, impiegati, ricercatori, pensionati, liberi professionisti…

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Ci vuole un allenamento particolare per partecipare a queste spedizioni su due ruote? Possono partecipare tutti? Non c’è bisogno di un particolare allenamento per questo tipo di viaggi, ovviamente se si è allenati è meglio, ma con noi viene gente che non fa attività sportiva. L’unico problema potrebbe essere quello di passare un pò di ore al giorno sul sellino con le conseguenze che puoi immaginare.. ma non essendo una gara si va tutti molto piano, ci si ferma spessissimo per foto, chiacchiere, birre, caffè, spuntini, visite ai luoghi che si incontrano per strada ed in ogni caso per aspettare chi rimane un pò indietro, che comunque viene sempre accompagnato da qualcuno un pò più allenato. Ovviamente come dicevo prima partecipano tutti.. uomini e donne in egual misura. Che tipo di equipaggiamento avete? Dove lo sistemate? Il tipo di equipaggiamento è cambiato molto col passare degli anni: all’inizio eravamo più spartani e visto che si andava quasi sempre in zone di mare il bagaglio era composto da qualche cambio per pedalare, costume e telo per il mare, tenda, sacco a pelo e le cose per il bagno…e poco altro… Insomma equipaggiamento leggero…Nel tempo si è allungato il periodo della vacanza (da 3-4 giorni ad una settimana) e di conseguenza è aumentato anche il bagaglio…poi un pò per pigrizia un pò per comodità si è abbandonata la tenda per alleggerire il peso (perchè forse non è scontato, ma tutto il bagaglio ce lo portavamo caricato sulla bici nelle sacche laterali e sopra il portapacchi….) e così ora si alloggia in b&b, agriturismo, case in affitto…In qualche occasione abbiamo avuto un’auto d’appoggio di qualche amico che ci seguiva. Perchè hai scelto la ciclabile Londra-Parigi? L’idea di fare questo viaggio è nata dopo la lettura su internet di alcuni articoli che parlavano dell’apertura di questa interessante pista ciclabile, inaugurata nel 2012 in occasione delle Olimpiadi di Londra e che collega le due grandi capitali europee. Così ne ho parlato con gli amici e abbiamo iniziato a realizzare questo progetto. In quante e quali tappe avete suddiviso il percorso? Per fare questo viaggio ci siamo appoggiati ad un tour operator specializzato in cicloturismo, che ci ha garantito il trasporto dei bagagli, l’affitto delle bici e gli alberghi già prenotati. In pratica abbiamo sacrificato un pò della libertà nello scegliere noi l’itinerario e quando e dove fermarci, alla comodità del non dover pensare noi alle bici, ai bagagli, alla sistemazione alberghiera. In che periodo avete svolto questo viaggio? C’è un periodo migliore rispetto ad un altro? Siamo partiti nella seconda metà di luglio che ritenevamo il periodo migliore per fare questo tipo di vacanza nel nord Europa, anche se poi con il clima ultimamente non ci si capisce mai molto! Comunque noi siamo stati fortunati perchè abbiamo trovato quasi sempre bel tempo, sole e non troppo caldo. Avete incontrato problemi e/o imprevisti? No, non abbiamo incontrato particolari problemi, a parte una foratura e un altro paio di problemini con le bici che sono stati risolti velocemente. Considerando che eravamo in 10 a pedalare direi che è andato tutto liscio dal punto di vista “meccanico”. Per quel che riguarda la circolazione, visto che quasi tutto il percorso è su pista ciclabile o strade a traffico ridotto, direi che è andato tutto liscio. L’unica cosa dove bisogna prestare particolarmente attenzione è quando si esce da Londra e si arriva a Parigi (o viceversa se si fa il viaggio al contrario) in quanto il traffico notevole aumenta i rischi. Inoltre bisogna ricordarsi che in Inghilterra la guida è a sinistra e questo vale ovviamente anche per la bicicletta! Indica 3 motivi per spingere un giovane ad affrontare un viaggio su due ruote? Perchè dovrebbe farlo? Cosa si prova? Quello che mi piace dei viaggi in bicicletta è il passare molto tempo all’aria aperta a rilassarsi e fare contemporaneamente un pò di esercizio fisico, ma soprattutto la velocità limitata di una bici rispetto ad un mezzo a motore fa apprezzare molto meglio i paesaggi, i panorami, le cittadine e tutto quello che si vede lungo il viaggio, compresi gli incontri con altri ciclo-viaggiatori. Insomma è quel tipo di “viaggio lento” che trovo molto rilassante per cercare di rallentare e smorzare un pò i ritmi frenetici della routine, spesso davvero troppo stressanti.