Lorenzo Bertolotto: l’avventura è uno stato d’animo e ti spiego il perchè (2° parte)

(…) Ho letto di questo concorso due anni su la Stampa. L’idea mi ha subito attratto. Questa è sicuramente un’avventura indimenticabile che capita una volta nella vita, e che probabilmente non farei altrimenti. In piu’, mi era venuta in mente un’idea divertente per il mio video di presentazione. Molti raccontano di quanto gli piaccia l’avventura, viaggiare o gli piacciano i cani. Io lavoro in un ufficio e non ho mai avuto cani. Io ho pensato di fare un video su come sopravvivo in ufficio. Visto che le possibilità di vincere sono molto basse, mi sono detto che Polar dovrebbe essere una scusa per imparare e fare altre cose. Fjallraven Polar diventa in qualche modo una maniera per rimanere in contatto con i miei amici e mi da l’opportunità di creare un video che ha per me un valore al di fuori della spedizione artica. Indipendentemente dell’esito della selezione, ho imparato qualcosa di nuovo e in un certo senso, ho vissuto una piccola avventura nel quotidiano.

In una società “liquida” come la nostra, con quali sono le verità granitiche che contano e con quali propositi partirai?
Mah, non so se io sia la persona giusta per rivelare la verità granitica! Va già bene se so quello che farò tra due giorni. Un motto che mi sono inventato è : ‘L’avventura è uno stato d’animo”. Penso che due attitudini fondamentali siano essere curiosi e saper asoltare. Sono molto interessato a saper ascoltare e leggere il paesaggio e a comprendere il mondo che mi circonda. Capire perchè le piante si comportino in un certo modo, dove nidifichio gli uccelli, come soffia il vento e come cambia la temperatura spostandosi di pochi metri e perché. Non bisogna necessariamente essere nella “natura incontaminata, o in qualche paese esotico per vivere un’avventura.

Ormai la maggiorparte del pianeta è stato esplorato, le cime più alte scalate, ed è praticamente impossibile trovare parti del mondo dove la presenza umana non sia visibile. Ma imparando ad ascoltare ed osservare, si può sempre vivere avventure nuove. Ed è un’avventura interiore, che le stesse persone che sono passate prima o dopo di te non vivranno. Per questo motivo adesso mi sto incentrando principalmente a capire e osservare l’ambiente che incontro andando a lavoro e che incontro tutti i giorni. Sto imparando a leggere le piante che vedo tutti i giorni, quelle che molti definiscono erbacce, per capirci. La loro relazione con il suolo, con l’acqua, con le diverse stagioni, con gli insetti.

Sarai il primo italiano (torinese) che parteciperà a questa incredibile esperienza. Come si svolge il tuo allenamento e come saranno le tue giornate?
Tutta l’attrezzatura viene data o in prestito o regalata dalla Fjällräven, la compagnia di abbigliamento sportivo che organizza e sponsorizza questo viaggio. Per il momento mi è stato detto di presentarmi come se andassi a fare un weekend a Stoccolma, portando le cose private base, ma niente di più.  Potrò raccontarti di più una volta che sarò tornato. Solitamente non sono uno che è molto fanatico delle cose super tecnologiche, quindi anche con l’abbigliamento sono abbastanza vecchio stile. Mi vesto a strati, le camice pesanti e uso un maglione ed una canottiera che erano di mio padre, di quelle ancora con la lana che pizzica che ormai nessuno comprerebbe . Probabilmente i miei vestiti pesano e ingombrano molto di più di quanto non dovrebbero. Quando lavoravo in Montana all’aperto co -20°, magari avevo quattro strati per i pantaloni (due calzamaglie termiche, jeans, e gambali di cuoio) e 5 strati per il torso (maglietta, camicia, maglione, gillet pesante e piumino). Per quanto riguarda l’allenamento, l’attività sportiva che svolgo regolarmente è l’arrampicata sportiva in palestra, che non allena tanto il fiato o le gambe, percio’ speravo di andare a correre un po’ di volte prima di partire. Attualmente ho un po’di dolore, fastidio alla caviglia che mi è aumentato la prima volta che ho cercato di correre, quindi da due settimane ho cercato di prenderla tranquilla per recuperare ed evitare di avere dolori durante il viaggio. Adesso, oltre all’ attività fisica che faccio lavorando nel parco, sto allenando principalmente la parte superiore del corpo, che non penso mi servirà così tanto. In alternativa alla corsa magari inizierò a nuotare. (fine seconda parte)