Parigi: ci vediamo all’obelisco di Place de la Concorde?
Uno degli appuntamenti più frequenti per chi capita a Parigi è quello di trovarsi a Place de la Concorde, la piazza più grande e fotografata della capitale francese. Si trova a due passi dal Museo del Louvre, procedendo in direzione dei Jardins des Tuileries, tpico esempio di giardini “alla francese”, progettati nel 1564 per conto di Caterina de’Medici e realizzati da giardinieri famosi ed esperti come André Le Notre, a cui si lega il parco di Versailles. Dopo aver attraversato questo meraviglioso angolo di verde nel pieno centro cittadino, ecco che si apre uno scenario di vera maestosità. La piazza è stata realizzata dall’architetto reale Jacques-Ange Gabriel, inizialmente si chiamava Place Louis XV, in onore del sovrano Luigi XV, a cui era stata dedicata per festeggiare la rinnovata salute, dopo un periodo di malattia (1748). Una curiosità: il ponte de la Concorde venne ultimato nel 1792 con le pietre della Bastiglia affinchè “il popolo continuasse a calpestare l’antica fortezza”, che qui sorgeva un tempo. A differenza di altre piazze reali, questa non appare con una struttura “chiusa”, circondata da edifici d’epoca come di solito accade, al contrario offre una visione panoramica a 360 gradi. La piazza è di forma ottagonale, una scelta geometrica non casuale, perché il numero 8, è un numero perfetto, che viene oltre i 7 stadi di iniziazione e per questo rappresenta il Paradiso e l’Ottavo giorno dopo la creazione. “L’ottagono è l’inizio della trasformazione del quadrato (materialità) in cerchio (perfezione celeste), per cui fu l’espressione della solidità, della giustizia, del benessere e della verità che trionfa, tutti elementi incarnati dal re.” Luigi XV, infatti, era un grande estimatore della scienza degli astri, tanto da farsi costruire a Versailles, all’interno della sua camera, un’asta d’oro che veniva colpita dai raggi del sole ogni anno al solstizio d’estate.
Nel 1806, con Napoleone, furono poste le fontane al centro che ricordano quelle di Piazza San Pietro a Roma, vennero tolti gli otto padiglioni ai lati della piazza, che accedevano al fossato, tramite scale e sistemate altrettante statue e successivamente venne sostituita la statua di Luigi XV, che a sua volta aveva ceduto il posto a quella della Libertà, con il famoso obelisco, collocato direttamente al centro. Proprio questo celebre simbolo venne offerto da Mehmet Ali nel 1831 e inaugurato il 25 ottobre 1836. “Proviene dal tempio di Ramsete II a Tebe e riveste un valore simile a quello degli antichi menhir. Essi erano colonne di pietra scolpita, alla cui sommità era posta una piramide, a volte in metallo, per captare l’energia degli astri. Questo è completamente coperto di geroglifici che descrivono i regni dei faraoni Ramsete II e Ramsete III”. Nel 1913 l’astronomo Camille Flammarion, fondatore della Société astronomique de France, propose alla città di Parigi di tracciare proprio qui il “più vasto quadrante solare del mondo”. Usando l’obelisco come uno gnomone (simile a quello che c’è presso la Chiesa di Saint Sulpice del XVIII sec) voleva incidere le iscrizioni corrispondenti sul selciato della piazza. La guerra del 1914 interruppe questo progetto, che successivamente venne ripreso dall’architetto Juvisy, ma che è stato definitivamente portato a termine solo dopo più di 50 anni, per volontà di Philippe de La Cotardière e di Denis Savoie: il quadrante solare gigante fu inaugurato il 21 giugno 1999. “Le linee del quadrante partono ai piedi dell’obelisco, attraversano la carreggiata sotto forma di una linea incassata in bronzo e terminano sul terrapieno della piazza. Alle due estremità, le cifre romane da VII e XVII indicano l’ora solare”. La piazza si ricorda, inoltre, per altre vicende, in quanto fu la sede delle esecuzioni pubbliche durante il periodo del Terrore. Vennero uccise più di mille persone, compresi Luigi XVI e Maria Antonietta le cui salme sono state traslate nel cimitero de la Madaleine, oggi piazza Louis XVI, insieme a tutte le altre vittime.
Passo dopo passo, tra giardini e piazze del centro, Parigi ti svela ancora una volta la sua storia affascinante.