Parigi e i 3 simboli dell’arte gotica: Saint Denis, Notre Dame e Sainte Chapelle
Il binomio Parigi-gotico trova nella capitale francese la sua massima espressione e lo dimostrano monumenti, chiese e tutto ciò che in questa straordinaria metropoli si presenta nella sua perfetta collocazione. Diversi sono i documenti storici che sottolineano come l’arte gotica sia nata qui intorno alla metà del XII secolo, per poi trovare il suo massimo splendore e svilupparsi secondo canoni e stili differenti nelle altre parti d’Europa e in Italia. Proprio in Italia, il termine gotico assunse un particolare significato “negativo” volendolo attribuire ai “Goti”, antico popolo proveniente dalla Germania, rispecchiante un modo di costruire nordico e “barbarico”, contrapposto alla successiva classicità del Rinascimento.
Gli elementi che caratterizzano questa nuovissima corrente artistica sono essenzialmente: la linea che nella maggior parte dei casi propone un “moto verso l’alto”, simbolo di trascendenza assoluta, riconoscibile nella costruzione delle cattedrali che sembrano avvicinarsi al cielo per sfiorarlo; i volumi che pur essendo pieni, sono meno “pesanti” rispetto all’arte romanica e sembrano dare un effetto di movimento e di plasticità; la luce e il colore, in quanto la luminosità diventa lo scopo di ogni artista, che si traduce nella ricerca di colori intensi e vivaci che creano variazioni policrome ed effetti di grande fascino; le forme geometriche e il naturalismo di sculture o dipinti che avvicinano ad una concezione del mondo sempre meno terrena e più spirituale, trascendendo il significato della cosa in sé, per elevarsi verso il divino.
Il gotico francese è una delle manifestazioni più coinvolgenti dell’arte gotica in generale, presente a Parigi in modo imponente. L’evoluzione di questo stile inizia con la costruzione della Basilica di Saint Denis, di cui ti ho recentemente parlato, consacrata nel 1144, per terminare nel gotico fiammeggiante o radiante della meravigliosa Sainte Chapelle e passando per il simbolo della classicità gotica, che si esprime nella spettacolarità della Cattedrale di Notre Dame.
In particolare, la Basilica di Saint Denis è il primo capolavoro dell’arte gotica francese che divenne famosa nella storia della Francia, perché luogo di sepoltura dei suoi re. “Secondo la leggenda nel 262 d.C. dopo essere stato decapitato a Montmartre, Saint Denis prese la sua testa e fece seimila passi verso nord prima di morire. Su tale sito fu eretta una chiesa e la tomba di Saint Denis divenne un santuario”. Quello che Saint Denise esprime è un gotico primitivo, potremmo quasi definirlo un “primo gotico”, un esempio artistico appena sbocciato e già lontano e differente dalla rigidità del precedente stile romanico.
Notre Dame, invece, esprime la forma più pura ed essenziale del gotico francese e si trova nel vivace Quartiere Latino, che si estende proprio accanto. Il passaggio tra il primo gotico e il gotico classico, così come universalmente riconosciuto, si afferma proprio qui, attarverso alcuni elementi significativi. Notre Dame si presenta con 5 straordinarie navate che rispecchiano l’andamento verticale verso il cielo, mentre le pareti offrono la scena a vetrate policrome di eccezionale bellezza e, pare per la prima volta, ad archi rampanti costruiti per sostenere il peso dell’edifico.
La Sainte Chapelle, infine, conclude una nuova fase dello stilo gotico che si sviluppa, verso il XIII secolo, nelle forme del gotico radiante e fiammeggiante. Tra le caratteristiche strutturali meritano attenzione i sottili pilastri a fascio, archi a tutto sesto, il prezioso altare-reliquiario del 1267, situato nella cappella superiore, il rosone e soprattutto le sue incantevoli vetrate policrome, recentemente restaurate e offerte ad un pubblico in totale ammirazione.
Questi tre tesori di arte gotica non sono solo i simboli di un processo storico-culturale davvero signficativo per Parigi, ma offrono elementi interessanti e misteriosi che hanno spinto e spingono a riflessioni di natura alchemica e ad interpretazioni davvero affascinanti che presto ti racconterò.