Parigi-Goutte d’Or : alla scoperta di mercati, librerie e ristoranti etnici
Parigi è una città che ama svelarsi attraverso i sensi. Così in un turbinio di colori e di linguaggi, vivono e condividono lo stesso cielo, le culture più diverse, in un insieme di tradizioni, di costumi e di insolite esperienze. La Rive Droite è, per tradizione e geografia, l’area delimitata a nord dalla Senna, che si oppone appunto alla Rive Gauche. Qui sorge la Goutte d’Or, un quartiere di Parigi situato nei pressi della famosissima e incantevole collina di Montmartre. Si raggiunge piuttosto facilmente, sia dalla Gare du Nord, sia attraverso diverse linee della metropolitana come la 2 (fermata Barbes-Rochecouart), la 4 (Chateau Rouge) e la 12 (Port de la Chapelle). Il nome piuttosto singolare evoca il colore del vino bianco prodotto dai vigneti locali, uno dei più diffusi e conosciuti della zona. Qui un artista illustre come Emile Zola ha incentrato il racconto di un suo famoso capolavoro “L’assomoir” , la cui trama, tra alcolismo e povertà porta alla luce alcune crude situazioni che un tempo si respiravano. L’intervento delle istituzioni parigine, intorno agli anni ’80, ha contribuito a modificare radicalmente la situazione di degrado e il pericolo che quest’area si trasformasse inevitabilmente in un quartiere-ghetto. Chi abita qui? I francesi lo chiamano semplicemente “metissage” (letteralmente “meticciamento”), è un misto, una mescolanza etnica che sopravvive ai tempi e condivide spazi senza particolari problemi.
E’ una sorta di villaggio multiculturale che accoglie principalmente arabi, africani e parigini. Un esperimento sociale ibrido che non rappresenta per nulla un limite, anzi è un concreto esempio di integrazione culturale e sociale. E’ un mosaico di volti, di colori, di voci che si esprimono ogni giorno in attività legali, svolte alla luce del sole, che attraggono inevitabilmente quanti, come me, amano le tradizioni, gli usi e i costumi di popoli diversi che qui coesistono da tempo.
Il Dejean o Mercato di Chateau Rouge è il mercato africano di Parigi nella zona di Montmartre, fermata del metro Chateau Rouge. Si estende tra rue Dejan, rue Poulet e rue des Poissonniers. E’ presente tutti giorni, tranne il lunedì, dalle 7 alle 17. Qui puoi trovare “sartorie” a cielo aperto, con vestiti in cotone colorato e altri generi di biancheria di ogni tipo, oppure verdura e frutta coloratissima e dal sapore esclusivo, spezie di tutte le qualità ed essenze profumate, pesce e formaggi.
Il mercato Barbes è senza dubbio il più conosciuto e ricercato (fermata metropolitana: Barbers-Rochechouart). Si apre il mercoledì e il sabato dalle 7 alle 14.30 e si snoda attraverso un centinaio di bancarelle che esprimono tutto il gusto e la tradizione dell’ Africa del nord e dell’ Africa nera, insieme ad influenze asiatiche. E’ un mondo a parte, un bazar insolito in una Parigi dal volto nuovo, che davvero non ti aspetti!
E per mangiare? Un locale di notevole prestigio è rappresentato dal ristorante Le Chamarrè Montmartre, coordinato dallo chef mauriziano Antoine Herrah. Interessante non solo per l’arredo originale, ma per la straordinaria cucina che propone, una sapiente mescolanza di sapori afro-parigini, vera delizia dei sensi! Con un costo più contenuto in uno dei ristoranti più caratteristici e accoglienti della zona, puoi provare Loyo, arredamento suggestivo e tradizionale, cucina genuina, un misto di sapori speziati e profumi delicati tipici della Costa d’Avorio.
La città offre,inoltre, una dettagliata tipologia di ristoranti tradizionali che abbraccia una varietà incredibile di altre culture, europee e non. Di seguito una piccola “mappa” di quello che ancora Parigi è pronta a regalarti per deliziare nuove sensazioni di gusto o semplicemente per soddisfare le esigenze di tutti.
– Da Breakfast-in-America (BIA) si mangia americano! Un’alternativa ai già noti fast food di fama mondiale. Qui trovi hamburger, patatine, frittelle e pollo serviti in abbondanza e con prodotti di qualità.
– L’Acropole è invece un ristorante tipicamente greco, con specialità mediterranee e diversi menù interessanti
– Un insolito ristorante nordico, con cucina scandinava e danese è il Flora Danica’s Butik nel cuore degli Champs Elysées
– La cucina russa si esprime a La Gaieté Cosaque dal fascino e dal folcklore inimitabile
– Accontenta e soddisfa pienamente i clienti vetegariani, il ristorante Aquarius che offre un ottimo rapporto qualità/prezzo in un ambiente decisamente accogliente.
Nota bene: spesso i ristoranti indicano nel menu la dicitura “Formules”. Si tratta di menù a prezzo fisso che non perdono in qualità e servizio, ma consentono, rispetto ai classici menù alla carta, di risparmiare notevolmente.
Ultima curiosità che però non si mangia! Due sono le librerie più interessanti di Parigi che offrono spunti e raccolte curiose su mercati, prodotti enogastronomici, ricette ed eventi di culinaria. La prima è la Librairie Gourmande, sempre vicino a Montmartre; la seconda è la libreria La Cocotte che offre tra l’altro uno spazio adatto per piccole degustazioni. Vista&gusto saranno decisamente appagati dai numerosissimi manuali e ricettari particolari che qui puoi trovare!