Polonia-Cracovia: il centro storico tra musei e sinagoghe (2° parte)
La visita alla città di Cracovia non può prescindere dal fatto che ci troviamo di fronte ad uno dei più importanti centri culturali, nonché uno dei maggiori poli universitari del Paese. Questo lato intellettuale fa di Cracovia una città ancora più interessante. Nel ‘500 era definita “l’Atene polacca”: qui studiarono vari uomini illustri, come per esempio Copernico a cui, il Collegium Novum, situato nella zona del vecchio quartiere universitario, tributa un monumento.
Piacevolissimo è passeggiare in uno dei parchi più belli della città: il Planty, un’oasi verdeggiante creata nell’Ottocento che offre tranquillità e relax. Poi si ricomincia la scoperta di Cracovia, partendo dalla collina del Wavel, “l’Acropoli polacca”. Gli ideali storico-patriottici sono racchiusi qui, in questo imponente complesso architettonico, rappresentato dal Castello Reale (Zamek) e dalla Cattedrale (Katedra). Il castello è un esempio di architettura rinascimentale, costruito in pietra tra il X e l’XI secolo e successivamente ampliato e modificato secondo i piani di re Alessandro e suo fratello Sigismondo intorno al XVI secolo:le sale interne, gli Appartamenti e le Stanze Reali, l’Armeria e la Collezione di Arte Orientale, sono una meta imperdibile. All’esterno sorge, invece,il Museo della Cattedrale Giovanni Paolo II (Muzeum Katedralne Iana Pawla II), inaugurato dal Karol Wojtyla, all’epoca cardinale di Cracovia, nel 1978. Qui puoi trovare un’interessante collezione di oggetti di arte sacra del XX secolo, si tratta di addobbi e paramenti finemente ricamati, vasi, sculture e simboli liturgici di grandissimo valore. Sempre in ricordo del Papa che non c’è più, in Ulca Kanonicza, la strada dove abitò ai tempi del suo servizio sacerdotale, dal 1994 ha sede il Museo dell’Arcidiocesi e più avanti sorge l’Istituto Giovanni Paolo II, fondato nel 1995 e benedetto da Papa Giovanni Paolo II nel 1997, durante il suo pellegrinaggio in Polonia.
La vita, le opere, la storia e il ricordo di questo indimenticabile personaggio della nostra epoca si rinnovano giorno dopo giorno, attraverso la promozione di varie iniziative a carattere sociale e religioso. La visita alla Cattedrale conclude il percorso attorno al Wavel. Sulla porta in pietra risalta il simbolo K di Cracovia, ma interpretata anche come lettera iniziale di Casimiro il Grande. Qui sono sepolti gli eroi e diversi re che hanno fatto la storia della Polonia. Nel quartiere ebraico di Kazimierz, dal nome del suo fondatore Casimiro il Grande, sono conservate, invece, le memorie di un recente passato. Rappresenta il vero fulcro della vita religiosa e sociale della Cracovia ebraica ed è il secondo complesso in Europa tra i monumenti ebraici, per ricchezza e dimensioni dopo il quartiere di Josefow a Praga. Tra gli edifici simbolo si ricordano la Vecchia Sinagoga (Stara Synagoga), costruita verso la fine del XIV secolo e successivamente riproposta in tarda epoca rinascimentale, simbolo della storia e della cultura degli ebrei polacchi e oggi sede del Museo Giudaico; la Sinagoga Remuh fondata nel 1553 con il suo antico cimitero, e la sinagoga Templ (dal tedesco Tempel = tempio o sinagoga) simbolo del cambiamento e dell’innovazione, fondata dai progressisti israeliti di Cracovia intorno al XIX sec. Tra le caratteristiche stradine di questo quartiere, che oggi accolgono locali o luoghi vari di intrattenimento, il regista Steven Spielberg curò l’ambientazione del famoso film Schindler’s List.
Il quartiere industriale di Nowa Huta (Nuova Fonderia), popolato soprattutto da operai durante la fine della seconda guerra mondiale, chiude la visita alla città. La Chiesa intitolata Arka Pana (Arco del Signore) sorge proprio qui e nel 1965 Papa Wojtyla vi pose la prima pietra, regalatagli da Paolo VI.
Cracovia è una meta sempre più richiesta. Alla storia e alle tradizioni storico-religiose del passato si uniscono la freschezza e l’entusiasmo di eventi e attività, che la rendono una città giovane, invitante e curiosa, tutta da scoprire.