Psicologia&Turismo: riflessioni..in viaggio
Lo psicologo e il turista hanno più aspetti in comune di quanto si possa immaginare. All’interno del vastissimo ambito della Psicologia Sociale, si è andata affermando, negli ultimi tempi, la Psicologia Turistica o del Turismo.
Uno dei massimi esponenti in materia è il Dott. Alessandro Mereu, psicologo sardo, che si interessa di vari contesti, tra i quali la psicologia del lavoro e quella appunto legata al turismo nelle sue varie forme psicologiche, culturali e sociali.
Da un suo articolo egli delinea al meglio i confini entro i quali opera proprio lo psicologo del Turismo, figura ancora poco conosciuta al pubblico, anche se efficace ed efficiente verso le tendenze della società moderna.
“Lo psicologo del Turismo applica gli aspetti tipici della Psicologia all’ambito turistico. Si occupa quindi dell’ “uomo in quanto turista” con tutte quelle problematiche e quelle dinamiche solitamente evidenziate in altri campi e settori differenti nei quali la Psicologia ha già preso piede da tempo. (…) Il cliente-turista è soddisfatto del servizio offerto? Gli operatori turistici hanno una formazione adeguata? Cosa spinge un turista a scegliere una particolare destinazione rispetto ad altre? (..) Queste sono solo alcune delle tante domande che si può e deve porre uno “Psicologo del Turismo”. Egli può a livello pratico intervenire nelle aziende di settore e nelle attività imprenditoriali turistiche per coadiuvarle e migliorarle. Ma può altresì lavorare per conto di enti turistici, comuni, aziende di turismo e soggiorno….per sviluppare efficaci piani di sviluppo turistico.”
Questa è una professione ancora in divenire. Esistono corsi e master per formare e diffondere sul territorio queste nuove figure, ma l’inserimento in strutture adeguate è ancora piuttosto scarso, nonostante l’interesse suscitato da questa nuova forma di indagine.
Non si tratta di fare e/o diventare un personaggio simile all’agente di viaggio, a colui che ci illustra una dimensione del viaggio esclusivamente dal punto di vista della scelta geografica e tenendo in considerazione il budget che abbiamo a disposizione. Essere psicologo del turismo implica una capacità più empatica di cogliere il valore e i motivi di certe scelte nella ricerca di una meta per le proprie vacanze, analizzando la situazione comportamentale, emotiva e sociale che il soggetto manifesta e vive durante la preparazione del viaggio.
Proprio partendo dal presupposto che l’industria del turismo, oggi, rappresenta una delle principali attività economiche al mondo, il dott. Mereu ha ideato, con la guida del professor Franco Marini, un singolare test, il QAPT che risulta essere decisamente attendibile, “adatto per l’identificazione, il rilevamento e la raccolta di dati riferiti alle caratteristiche psicologiche connesse al Fenomeno Turismo” . “Il Questionario degli Aspetti Psicologici del Turismo è stato costruito con l’obiettivo di individuare particolari caratteristiche legate al Turismo in generale (…) Le aree di analisi sono sei:- Analisi di strutture, servizi, enti del paese – Analisi dell’immagine turistica della zona – Analisi della motivazione del turismo, dei processi decisionali, analisi del sé in vacanza e della soddisfazione – Progetti di promozione turistica e marketing – Analisi della qualità totale nel turismo e nelle strutture ricettive – Analisi delle prospettive turistiche e di formazione. (..) Tutti gli item del questionario possono essere ricondotti a 3 dimensioni generali (..) : Contesto Attuale, Promozione Turistica, Motivazione Turistica“.
I viaggiatori diventano così singolari oggetti di studio, “contesi” da psicologia e agenti di viaggio, che ne seguono desideri e aspettative.