Roma: una passeggiata al quartiere Coppedè
Roma città eterna. Roma città d’arte. Guide turistiche, articoli, notizie e avvenimenti sempre nuovi fanno di Roma una delle capitali al mondo più esclusive, ma dietro ai simboli storici e culturali che sono soliti identificarla, esiste una città che sa sempre meravigliarti e che è pronta a mostrarsi nel suo delicato splendore. Così se il tuo soggiorno te lo consente, o semplicemente se vuoi inoltrarti alla scoperta di un qualcosa di nuovo, lontano dai percorsi turistici prefissati che hanno nel centro città la loro particolare concentrazione, puoi spostarti nella zona più a nord, nel quartiere Trieste. Dalla stazione Termini puoi prendere l’autobus n.92 e scendere in Piazza Mincio (fermata Marliana), attraversando strade di Roma non sempre conosciute, dove si entra nel cuore del quotidiano e di quella semplice routine che fa parte anche questa parte della città, forse il cuore più vero. Il quartiere Trieste è piuttosto conosciuto dagli amanti della vita mondana. Qui, in via Tagliamento, negli anni ’70 spopolava il celebre locale Piper, inaugurato il 17 febbraio del 1965, che lega la sua storia ad artisti italiani come Patty Pravo e Renato Zero e che ha ospitato i concerti dei Pink Floyd, dei Beatles e dei Nirvana. Un “tempio” della musica ancora oggi aperto, emozionante da visitare per chi ricorda quegli anni, per le fotografie appese alle pareti e per gli arredi originali di quel periodo mondano e famoso, così particolare. Tornando alla nostra visita, a pochi passi da Piazza Mincio si entra in quello che comunemente viene chiamato “Quartiere Coppedè”, dal nome del suo architetto. Gino Coppedè, fiorentino nato nel 1866, si interessò subito di arti decorative e successivamente di architettura. Sono famosi molti dei suoi lavori sul nostro territorio nazionale, diffusi tra Viareggio, Genova, Codogno (MI), ma il riferimento alla creazione di questo progetto è senza dubbio quello maggiormente significativo. Tra il 1920 e il 1924 venne costruito un complesso di 26 palazzine e 17 villini, in uno stile così caratteristico che è davvero difficile definirlo. C’è un deciso mix di forme architettoniche diverse, dove si ritrovano uniti insieme, simboli dell’arte greca, medievale, gotica e barocca.
Stile liberty, art decò si fondono qui, in un angolo di Roma insospettabile. Si accede dall’enorme arco che si trova in via Tagliamento 4, dal lato opposto del Piper, che unisce due grandi palazzi e qui l’attenzione cade sull’imponentel lampadario in ferro battuto che troneggia dall’alto. Proprio di fronte si apre una piazzetta che accoglie la Fontana delle Rane, costruita nel 1924, costituita da 2 vasche, una centrale e una più piccola superiore, sormontate da una serie di rane e famosa perché i Beatles vi fecero il bagno dopo il loro concerto al Piper! Tra i vari edifici particolarmente curiosi, potrai ammirare la Palazzina del Ragno, riconoscibilissima per un ragno posto sulla facciata, ubicata sul lato sinistro della fontana e il Villino della Fate, un connubio di materiali diversi che ben si sposano con le decise asimmetrie architettoniche della struttura. Il fascino di questo “quartiere” non è passato inosservato neanche tra alcuni dei registi del noir più conosciuti e non solo. Dario Argento ha scelto questa location per girare alcune scene dei film “Inferno” e “L’uccello dalle piume di cristallo”, Richard Donner si è servito di alcuni spunti per l’inizio del film “Il presagio” e Nanny Loy ha ideato qui, parte delle scene del suo “Audace colpo dei soliti ignoti” con Vittorio Gassman. Una passeggiata al Coppedè ti mostrerà una Roma davvero insolita e indimenticabile!