Spagna-Segovia: visita alla città e al castello di Coca

Segovia è una delle cittadine più interessanti nel cuore della Spagna, raggiungibile da Madrid attraverso una comoda strada scorrevole in circa 1 ora. Di origine antica, colpisce per il suo Acquedotto romano, costruito nel I sec. d.C, per convogliare le acque del Riofrio in città e conservato ancora in modo egregio (oggi Patrimonio Unesco), che svetta appena all’ingresso del centro. Da qui ci si inerpica per una strada, comodamente transitabile, per arrivare nei pressi della Plaza Mayor, che rappresenta il centro della comunità, una piazza a forma circolare alberata e con graziosi portici, su cui si affacciano deliziosi palazzi e soprattutto la famosa Cattedrale, l’elemento, più rappresentativo e ricercato. Inizialmente era in stile romanico e sorgeva vicino al suggestivo Alcazar, ma i diversi confitti bellici la devastarono al punto da rendere necessaria una nuova costruzione, che venne dedicata all’ Assunzione di Maria e a S. Frutos, patrono della città. Oggi si presenta in stile gotico, anche se gli spazi, i volumi e la luminosità degli interni, sposano più uno stile rinascimentale. E’ possibile la visita con ingresso a pagamento (3 euro) anche al Museo.
L’Alcazar è a poche centinaia di metri ed è la ricostruzione ottocentesca del palazzo originario dei re di Castiglia, distrutto durante un incendio nel XIX sec. e oggi visitabile nei suoi lussuosi spazi interni. Meta di turisti da ogni parte del mondo è sicuramente suggestivo e sorge in una posizione defilata rispetto al centro e bellissima.

Castello di Cosa

Una visita a Segovia non può non includere, però, un’escursione a Coca e al suo meraviglioso e scenografico castello, motivo principale della mia visita fino a qui! La sua particolarissima struttura a forma di quadrilatero irregolare, che si sviluppa in senso orizzontale è ciò che incuriosisce al primo sguardo. Non svetta nel cielo come ogni altro castello che si possa immaginare, anzi, il suo profilo è piuttosto massiccio, alleggerito solo dolcemente da creste merlate decorative, che lo innalzano almeno in apparenza. Rispecchia lo stile cristiano, secondo cui, dal punto di vista architettonico, una delle 4 torri doveva essere più alta delle altre, in questo caso quella dell’homenaje, la torre dell omaggio. E’ decisamente uno degli esempi migliori di architettura militare mudejar, arte prodotta dai musulmani rimasti nei territori spagnoli dalla reconquista cristiana, ecco perchè è anche noto come Castello della Reconquista. Le sue origini risalgono al 1453, quando Alfonso de Fonseca, vescovo di Avila e poi di Siviglia, ottenne da Juan II di Castiglia, il permesso di costruire una fortezza in questo luogo strategico, in cui, tra l’altro era nato Teodosio il Grande, conosciuto per aver trasformato l’ impero in cristiano. Alì Caro fu il progettista di Avila che portò a compimento l’opera, una immensa struttura difensiva, circondata da un grande fossato per allontanare i nemici. Il castello oggi è in parte visitabile. Colpiscono degli interni, la Cappella con splendide opere di arte sacra, la Sala Museo da cui si accede alla terrazza con un punto panoramico sulla Sierra de Guadarrama e le decorazioni delle Torri dei Pesci e di Pedro Mata. La particolarità della costruzione a strati e dei mattoni a vista risaltano in qualunque ora del giorno rendendo l’edificio un qualcosa di unico e fantastico, che vale la pena visitare durante un viaggio in Spagna, soprattutto gustandosi il tramonto che qui è davvero speciale!