Tour della Crimea: Sebastopoli tra storia e archeologia (II parte)
Oltre alla deliziosa cittadina di Yalta, di cui ti ho recentemente parlato, la scoperta della penisola di Crimea ha contemplato anche la città di Sebastopoli, Sevastopol. In realtà non era tra le mie destinazioni preferite, immaginandola, fin dai tempi della scuola, come una destinazione piuttosto “fredda” e poco accogliente. Mi sbagliavo. Incastonata in un paesaggio naturale dal fascino discreto, la città occupa la parte sud-occidentale della Crimea ed è la terza più popolata dell’Ucraina. Venne abitata, in origine, da alcune popolazioni greche, poi giunsero i romani, i turchi e nel 1783 furono i russi a creare un punto strategico militare di tutto rispetto, tanto che qui risiede la base più importante della Flotta sovietica del Mar Nero e la stupenda Baia di Sebastopoli è oggi la sede della Marina Militare russa e della flotta civile. Tristemente famosa per gli effetti devastanti della guerra di Crimea, combattuta proprio a ridosso della città, Sebastopoli, come moltissime località dell’Ucraina, si apre oggi al turismo, ai viaggi liberamente organizzati, promuovendo le sue bellezze ancora troppo poco conosciute. Se dovessi descriverla con un aggettivo, “luminosa” credo sarebbe quello più appropriato! La luce, quella “luce dell’est” che si coglie solo se inizi a viaggiare verso questa parte precisa dell’emisfero, quel sole che ha uno splendore diverso, decisamente più intenso, penetrante, quelle pennellate di colore che rendono indimenticabili i suoi paesaggi aridi e stepposi o che riflettono le intense tonalità del Mar Nero, sono uno dei “vissuti sensoriali” più intensi che questo itinerario mi ha lasciato. Sono quasi 370mila i suoi abitanti e molti sono i sorrisi che ho incontrato, la curiosità, il desiderio di scambio, di conoscenza e di solidarietà. Si parla ancora pochissimo la lingua inglese, per cui è necessaria una buona dose di capacità di adattamento e la disponibilità a trovare altri mezzi di comunicazione efficaci!
La città si presenta con una vastità di edifici architettonicamente grandiosi, tanto da essere considerata oggi una delle più belle e curate di tutta la Crimea..
La passeggiata sul litorale che costeggia la baia, lungo il Primorsky Bulvar è decisamente rilassante ed è il modo migliore per immergersi nella conoscenza di questa graziosa cittadina. Procedendo si incontra il famoso monumento in ricordo dell’ Ammiraglio Nakhimov e infine la Colonna dell’Aquila. E’ la storia il simbolo di Sebastopoli, quel filo invisibile di avvenimenti e di contenuti, che qui si ritrovano custoditi in alcuni dei suoi musei più significativi. Il Museo della Flotta del Mar Nero è di piccole dimensioni e celebra la Guerra di Crimea con le sue navi e i suoi ricordi, mentre un’altra sezione è dedicata alla guerra civile russa. Decisamente spettacolare ed entusiasmante è il Museo Panoramico della Difesa di Sebastopoli, scenograficamente incredibile! L’edificio è di forma circolare e la parete interna è ricoperta interamente da un dipinto con inserti/oggetti tridimensionali in modo da regalare una “tangibile” ricostruzione dei 349 giorni di assedio a Sebastopoli. Si entra a gruppi con visite esclusivamente guidate per evitare l’affollamento che limiterebbe la visione di questa “panoramica” esposizione.
A ridosso della città sorge invece l’interessante area archeologica di Tauric Chersonesos (Cherson). Questa era in antichità una delle ultime colonie greche, fondata sulla riva della baia di Karantinnaya nel 422-421 a.C. dagli abitanti di Heraclea Pontica.
Si estendeva su una superficie di 29 ettari ed era circondata da 3.5 Km di bastioni collegati a 24 torri. Recentemente è entrata nella lista dei luoghi riconosciuti e conservati dall’Unesco come patrimonio storico di notevole valore. E’ uno dei siti archeologici meglio conservati che io abbia avuto modo di scoprire. Per la popolazione di Sebastopoli questo luogo ha un intenso significato: Vladimir il Grande, nel 988 d.C.,venne battezzato proprio qui, convertendosi al Cristianesimo e dando origine a quella che sarebbe poi diventata la chiesa russo-ortodossa. Proprio a lui è stata dedicata la costruzione della Cattedrale Vladimirsky, un edificio spettacolare sia esternamente che internamente, che si erge maestoso in questa particolarissima scenografia.
Nel complesso la visita al sito è decisamente interessante e offre spunti di riflessione storica, soprattutto durante il sopralluogo al museo, attraverso la conoscenza di importanti reperti archeologici e artistici con scorci fotografici di intensa suggestione.
Il mio mini-tour dell’Ucraina in generale e della Crimea in particolare finisce qui. Climaticamente il periodo migliore per visitare queste zone è la primavera, considerando estati piuttosto calde e inverni freddi, ad accezione delle zone costiere (Yalta e Odessa) che sono decisamente più calde e miti anche nei mesi più freddi. Personalmente ripartirei anche subito alla ricerca di nuove esperienze in un contesto paesaggistico e culturale che mi ha davvero sorpreso e che ricordo con grande emozione.