Tunisi: tour della città tra storia e souk
Ho visitato Tunisi più di una volta, in diversi periodi dell’anno e ne porto nel cuore un ricordo molto dolce, come di un mondo a sé che presenta tratti caratteristici e atmosfere particolari, che non si possono dimenticare. Tralascio volutamente i recenti e tristi fatti di cronaca, per rendere omaggio, invece, a una città che storia, tradizioni e cultura e che merita di essere scoperta. In origine il suo ruolo era quello di città-fortezza, difesa dalle alte mura che circondavano la medina. Gli Arabi la invasero successivamente e questo determinò un notevole incremento dei commerci e la relativa espansione verso le aree circostanti. In essa passato e presente si fondono con delicatezza. C’è la parte più antica della città, quella con la medina, i vicoli stretti e affollati, i mercati e i commerci di ogni sorta, le atmosfere vibranti e suggestive fatte di gente, colori e profumi. A questa si contrappone invece la zona più moderna con architetture ricercate e funzionali, edifici e ville costruite secondo i canoni dell’Art Nouveau, viali alberati e bellezze in stile “occidentale”.
Sono rimasta conquistata dal susseguirsi di bianco e ocra, intervallato da mosaici, archi, cupole e minareti che l’arricchiscono e la rendono ancora più bella. La grande moschea di Zitouna è senza dubbio una meta da non perdere. Al suo interno l’immensa sala destinata alla preghiera è stata costruita utilizzando le colonne provenienti dalle rovine di Cartagine.
Interessante e ultimamente ancora più famoso è il Museo del Bardo, il museo nazionale tunisino, il più antico del continente africano, che accoglie tesori della storia e dell’ archeologia comprendendo un periodo che interessa l’era cartaginese, romana, cristiana e islamica. Tra le opere più ricercate numerosi e splendidi mosaici come quello raffigurante il poeta Virgilio (III secolo), quello che celebra Ulisse e i suoi marinai e il mosaico di notevoli dimensioni che rappresenta il trionfo di Nettuno.
Se, come me, sei attratto dalla solare confusione di un mercato, i ritmi lenti della contrattazione, gli aromi speziati, un susseguirsi di tessuti colorati e oggetti artigianali proposti praticamente ovunque, il quartiere della Medina, dichiarato dall’Unesco, patrimonio del genere umano nel 1981, è il luogo ideale! Qui lo shopping è assicurato, tra prodotti tipici e prelibatezze locali da mangiare al volo, passeggiando tra la folla che ci osserva e ci accompagna.
Tappeti, abiti, fez, veli di lana (chiamati haik), ceramiche, gioielli in filigrana d’argento ma anche olio, datteri, vini e dolci diventano i souvenir da portare a casa, ricordi di un viaggio davvero speciale.
E’ tutto un crescendo di profumi e proprio qui non poteva mancare il caratteristico “souk dei profumi”. Il souk, infatti, il grandissimo mercato tipico della città è diviso in vari settori, quasi una sorta di suddivisione merceologica. Puoi trovare quello delle stoffe, dell’usato, dei tappeti, degli orafi e appunto quello dei profumi (el-Attarine):un dedalo di stradine minuscole su cui si affacciano diverse botteghe artigiane tutte pronte ad offrirti le fragranze più incredibili, che sicuramente ti conquisteranno.
Tra le escursioni più interessanti della zona merita una visita il meraviglioso paesino di Sidi Bou Said, situato su una scogliera proprio sopra l’omonimo golfo di Tunisi. E’ una perfetta riproduzione di case in stile arabo-andaluso e la sua origine va fatta risalire ai tempi dei Cartaginesi. Dal centro della sua piazza ti sposti a piedi attraverso una strada in salita che costeggia i suoi caratteristici edifici bianchi e blu. E’ un luogo cromatico di grande fascino, che diventa ancora più suggestivo durante le ore del tramonto, offrendo un incantevole punto panoramico sul mare. Nel 1912 un barone inglese, Rodolphe d’Erlanger edificò una stupenda villa con giardino, Ennejma Ezzahra, che oggi è diventata la sede del Centro per la Musica Araba e Mediterranea, dove si tengono concerti ed è esposta una collezione di strumenti musicali. E’ un villaggio decisamente turistico, costellato di decine di negozietti sempre affollatissimi, dove si vende ogni sorta di oggettistica locale, vale però la pena visitarlo per la sua particolare architettura e l’alternarsi di queste tinte (bianche/blu) che sono tuttora preservate, anche attraverso specifiche leggi di tutela.
Storia e tradizione si ritrovano qui, per una vacanza a Tunisi dal sapore indimenticabile