Viaggio&Psiche: è tempo di vacanza!

Non sono rari gli articoli su diverse riviste e quotidiani, che in questo periodo sottolineano come lo stress venga in vacanza con noi, o meglio mettano in luce la sempre più frequente incapacità di “staccare” davvero la spina. Così non si riesce a fare i “turisti” e non si trovano, spesso, motivazioni adeguate per rilassarsi davvero. Alla base di un viaggio-vacanza incide non poco quella che, dalla psicologa dott.ssa Monica Monaco, viene definita “motivazione turistica”: “..i turisti ricercano nel viaggio una sorta di equilibrio che può essere definito “livello di stimolazione ottimale” cioè “uno stato soggettivo ideale che dipende molto dagli stimoli a cui si è assoggettati nella vita quotidiana, ma anche da predisposizioni personali”. E’ spesso una ricerca inconscia per arrivare a conoscere meglio se stessi, per desiderare momenti di puro relax, per evadere semplicemente dalla quotidianità o per acquisire una dimensione di prestigio nella scelta di particolari viaggi. E’ scontato che la motivazione varia a seconda dell’età, quello che è meno scontato, da studi moderni, è la volontà di saper vivere nel “tempo e nello spazio”, secondo canoni differenti dalla routine. Nonostante l’estate sia il momento ottimale da dedicare a noi stessi, riappropriandoci della nostra natura, succede, in moltissimi casi, che corpo e mente non riescano a trovare il “meritato riposo”. In una dimensione quotidiana fatta di agende fitte di impegni e di attività che si susseguono a ritmi decisamente frenetici, la vacanza è una “pagina vuota” che dovrebbe essere gestita in un modo creativo-costruttivo per il nostro benessere. Scrive bene Donatella Di Cesare, filosofa, dalle pagine del “Corriere della Sera”: “E’ come se il concetto di spaesatezza di Heidegger (filosofo tedesco) si fosse trasferito dallo spazio al tempo“, perché è esattamente così che molti di noi si sentono: persi in uno spazio di tempo che non porta alla pace, ma ad un senso di inadeguatezza e inquietudine. Siamo inseriti, ormai, in contesti “atemporali” che ogni giorno ci soddisfano e ci completano, per cui sentiamo la necessità di interagire costantemente, soprattutto on line, di “essere connessi” anche e soprattutto durante il periodo estivo, invece di vivere secondo il “qui e l’ora”, esperienze nuove che sarebbero, invece, altamente gratificanti. Il riposo viene visto,quindi, come una dimensione esistenziale che annulla la produttività, il pensiero, qualunque riflessione o azione che ci appartenga. Non esiste, invece, un tempo perso, esiste forse un’incapacità a gestirlo, per renderlo proficuo, creativo e interessante anche in ferie. Si spiega, perciò, l’esistenza di quei “2 italiani su 3” che durante le vacanze estive mantengono inalterati i contatti con il lavoro. Una scelta voluta e vissuta a 360° che non concilia con l’idea che abbiamo solitamente degli italiani in vacanza.

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Da un recente ricerca di Infojobs e riportata dal quotidiano “La Repubblica”, risulta che “solo il 24% afferma di volersi concedere un completo relax, mentre il 74% ha il “pensiero” rivolto al lavoro. Di questi il 43% cerca una nuova occupazione, stagionale o fissa, il 28% è in contatto con i colleghi e una piccola percentuale (3%) dichiara di non poter fare a meno di lavorare. Il 2%, poi, afferma che si recherà all’estero per apprendere una lingua straniera. Un altro elemento significativo è rappresentato dal fatto che solo il 3% è obbligato a essere reperibile dal datore di lavoro, mentre il 29% si tiene volontariamente al passo con tutto quello che succede in ufficio per smaltire il carico di lavoro prima del rientro. Il 32% del totale afferma di essere a disposizione dei colleghi in caso di necessità, mentre il 36% lo è solo in situazioni di emergenza”. E ancora continua affermando che “contrariamente a quanto si potrebbe prevedere, solo il 13% di chi risiede nel Sud Italia pensa solamente a rilassarsi durante il periodo estivo, contro il 27% dei residenti al nord e il 25% di quelli del Centro. Ma come vivono gli italiani gli ultimi giorni di ferie prima di tornare al lavoro? Il 40% inizia a fare mente locale su quanto lo aspetta solo qualche giorno prima della fine delle vacanze, cui si aggiunge il 7% che dichiara di essere già in “modalità ufficio” ancor prima di rientrare. Il 19%, inoltre, non teme sorprese perché si è tenuto aggiornato, grazie a mail e telefono. Il 34%, invece, sostiene di non pensare al lavoro fino all’ultimo giorno di vacanza”. La “colpa” di tutto questo è sicuramente dovuta alla grande diffusione di smartphone e tablet che agevolano gli scambi di posta elettronica e di messaggi, “infatti la mail è indicata dal 40% degli intervistati come mezzo privilegiato per comunicare con i colleghi e il 24% afferma di controllare quella aziendale ogni volta che prende in mano il telefono, a cui si aggiunge un 34% che vi accede più di una volta al giorno. Il 42%, invece, preferisce godersi le vacanze e controlla la posta, o effettua chiamate di lavoro, una sola volta nell’arco della giornata o anche meno frequentemente”. Da dove provengono i “turisti al lavoro”? Sul podio salgono la Lombardia, l’Emilia-Romagna e il Piemonte, seguiti da Veneto e Lazio, più staccate le altre regioni. Questo è il quadro teorico di riferimento che ho voluto regalarti. Nella pratica, sto per darti una notizia decisamente controcorrente! Considero il viaggio (e quindi la vacanza, breve o lunga che sia), un modo per sviluppare la mia curiosità e i miei molteplici interessi. Il viaggio diventa un potenziale valore di crescita personale che non posso sottovalutare. Ecco perché ogni mio itinerario, soggiorno, gita o esperienza, viene studiata, gustata, approfondita molto prima della partenza, per godere di dettagli, curiosità e spunti che sono per me piccoli tesori di conoscenza. E’ per questo che Viaggionauta, questo blog a me così caro, va in vacanza fino a fine agosto circa: così niente nuovi racconti di viaggio per una quindicina abbondante di giorni! Continua, invece, l’appuntamento sui social (Facebook e Instagram su tutti), dove ti terrò aggiornato con una gallery fotografica, un piccolo reportage “on line” del mio viaggio on the road che mi porterà fino in Algarve (l’itinerario completo lo trovi nelle News).

Seguimi… e buone vacanze!!!